Nonostante il termine sia ormai decorso da oltre tre mesi, per chi ancora non vi avesse provveduto, permane la necessità e l’obbligo di adeguarsi alla normativa in materia di “Whistleblowing”, contenuta nel D. Lgs. n. 24 del 10 marzo 2023 recante disposizioni in materia di “Protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”.

Il Decreto si applica ai soggetti del settore pubblico e del settore privato. Con particolare riferimento a quest’ultimo settore, la normativa impone l’obbligo di predisporre i canali di segnalazione, tramite l’attivazione di un canale di comunicazione interno efficace che ne consenta la gestione tempestiva ed efficiente, a carico di quegli enti che soddisfano almeno una delle seguenti condizioni:

  • le aziende che hanno impiegato in media nell’ultimo anno almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato;
  • le aziende che operano nei settori regolamentati a livello europeo (es. settore dei mercati finanziari e del credito, sicurezza trasporti, tutela ambiente) anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di almeno 50 lavoratori subordinati;
  • le aziende che adottano modelli di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/01 anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di almeno cinquanta lavoratori subordinati.

In che modo le imprese devono adempiere agli obblighi normativi previsti dal Decreto legislativo n. 23/2024?

Le imprese che intendono adeguarsi devono:

  • Implementare un canale di segnalazione interno e redigere una procedura di gestione di detti canali che consenta di tutelare la riservatezza dell’identità del segnalante e la sua massima protezione, scongiurando il pericolo di comportamenti ritorsivi sullo stesso (licenziamento, demansionamento, ecc.); con riferimento in particolare al “canale di segnalazione”, questo deve essere costituito da una piattaforma online dedicata, conforme e rispondente ai requisiti previsti dalla normativa. CNA ha la possibilità, tramite la società Solving srl, di mettere a disposizione delle imprese interessate una valida, conforme e dedicata piattaforma di un qualificato fornitore.
  • implementare gli adempimenti privacy conseguenti
    a) redigere una valutazione di impatto (DPIA) sui canali di segnalazione;
    b) aggiornare il proprio registro dei trattamenti in base al nuovo trattamento obbligatorio;
    c) redigere un’apposita informativa da fornire ai segnalanti prima che procedano alla segnalazione; formare il personale eventualmente incaricato di gestire il canale di segnalazione;
    d) individuare eventuali responsabili esterni ai sensi dell’art. 28, GDPR, che si occuperanno di gestire il canale di segnalazione e fornire loro l’apposita e specifica nomina.

Per ricevere supporto sulla normativa Whistleblowing (D. Lgs. n. 24/2023) e sugli adempimenti in materia di privacy (Reg. UE n. 2016/679) è possibile contattare direttamente l’Ufficio Legale di CNA Modena scrivendo all’indirizzo email segnalazioniwb@mo.cna.it oppure utilizzando i recapiti telefonici 059/418.322 o 059/418336.