La Commissione per gli Interpelli del Ministero del Lavoro ha pubblicato l’interpello n. 14/2016 del 25 ottobre 2016 che chiedeva quale fosse il trattamento spettante al lavoratore in caso di effettuazione di esami clinici nell’ambito della sorveglianza sanitaria, in una clinica al di fuori del luogo di lavoro.
In particolare:
- a chi competono i costi per il trasporto dei lavoratori tra il luogo di lavoro e la clinica;
- se il tempo impiegato per tali spostamenti deve considerarsi orario di lavoro.
La Commissione Interpelli ha evidenziato innanzitutto che il Testo Unico Sicurezza dispone che le visite mediche siano effettuate a cura e spese del datore di lavoro e che le misure relative alla salute non devono comportare oneri finanziari per i lavoratori.
Pertanto, i costi per gli spostamenti sono a carico del datore di lavoro ed il tempo impiegato per sottoporsi alla sorveglianza sanitaria, compreso lo spostamento, deve essere considerato orario di lavoro.
Gli articoli menzionati nell’appello sono l’Art.41 co.4 D.Lgs.81/2008 (le visite mediche a cura e spese del datore di lavoro, comprendono gli esami clinici e biologici e indagini diagnostiche mirati al rischio ritenuti necessari dal medico competente. Nei casi ed alle condizioni previste dall’ordinamento, le visite di cui al comma 2, lettere a)(visita preventiva), b) (visita periodica) e d)(visita cambio mansione o idoneità alla mansione) sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti) e l’Art.15 co.2 D.Lgs.81/2008 (Le misure relative alla sicurezza, all’igiene ed alla salute durante il lavoro non devono in nessun caso comportare oneri finanziari per i lavoratori).
Di conseguenza, il lavoratore che viene chiamato per una visita medica, il tempo impiegato per recarsi sul luogo della visita e il tempo stesso impiegato per sottoporsi a sorveglianza sanitaria, dovendo essere considerato come orario di lavoro, dovrà essere retribuito come straordinario, se eccedente l’orario ordinario giornaliero/settimanale.
Con questa circolare si intende modificare l’eventuale diverso orientamento tenuto fino a questo momento.
Le sedi CNA restano a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Salve, a gennaio 2016 mi sono spostata, per la stessa azienda dalla sede di Roma a quella di Cinisello Balsamo. La prima visita medica a Cinisello mi è stata fatta nel 2019, nonostante il medico fosse venuto in azienda in precedenza e nonostante io rientrassi da un periodo di malattia superiore ai 60 gg. Nel febbraio 2019,in occasione della presenza del medico, ho chiesto io in segreteria come mai non fossi mai stata chiamata e la segretaria ha fatto in modo di inserirmi di corsa in quella giornata. Da maggio 2020 sono in Sicilia, presso la mia residenza e ho sempre lavorato da remoto da maggio 2020 a oggi, causa covid. Adesso sono stata convocata per sottopormi alla visita del medico del lavoro presso l’ufficio di Cinisello l’8/07 o il 13/07 alla sede di Roma, dicendomi che la visita è obbligatoria pena multa per me, per l’azienda e col rischio di una mia sospensione dal lavoro. Ho fatto presente che si è già verificato un ampio ritardo in precedenza, per cause a me ignote e da me indipendenti, e che tra l’altro, non ho la disponibilità economica per presentarmi in ufficio a mie spese e prendendo pure due gg di ferie per il viaggio, ma ribadendo la mia disponibilità a effettuare la visita quando tutti saremo rientrati in ufficio oppure a effettuarla qui presso il mio medico curante o un altro che loro vogliano indicare. Immagino che la convocazione serva all’azienda per poter dire che loro hanno espletato il loro dovere ed eventualmente sarei io a non fare il mio,qualora non fossi presente. Ma mi chiedo se c’è modo da parte mia di posticipare la visita a quando si sarà tutti in ufficio (visto peraltro che al momento è ancora valido lo stato di emergenza, forse prorogato anche ad agosto) e se io dovessi andare, i costi di trasporto e il tempo di spostamento sono a carico mio, essendo la sede di lavoro sul contratto Cinisello, o sono a carico del datore di lavoro che mi sottopone a sorveglianza sanitaria? Confido in una vostra risposta che possa darmi delucidazioni in merito.
Grazie anticipatamente,
Paola
Buongiorno Paola,
essendo CNA un’associazione di imprese ed essendo la sua una vicenda soggettiva, non siamo qualificati per fornirle una risposta adeguata. Le consigliamo pertanto di rivolgersi a un sindacato dei lavoratori.
Cordiali saluti,
CNA Modena
Buongiorno, ho una domanda da porre: ho effettuato 23 giorni dinricovero ospedaliero e poi sono rimasto in mutua per un totale di 60 giorni. Ora dovrò fare la visita x idoneità. Sono a carico di chi le spese di viaggio?
In attesa di vostre informazioni porgo distinti saluti.
Buongiorno Igor,
questa è una domanda che può rivolgere ad un sindacato dei lavoratori.
Cordiali saluti,
CNA Modena
Salve, faccio il macchinista in metropolitana a Milano, ed è prassi per il solo personale viaggiante, sottoporsi a visita di revisione fuori dall’orario di lavoro, l’azienda “regala 2 ore a paga ordinaria” e pretende che questa abitudine ormai consolidata con il beneplacito del sindacato, vada avanti.
Buongiorno Francesco,
la norma è chiara: se questa visita avviene al di fuori dell’orario di lavoro, deve essere pagata come straordinario.
Buona giornata,
CNA Modena