La misura, che fa riferimento al Decreto “transizione 4.0”, si pone l’obiettivo di stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo, Innovazione tecnologica e design per sostenere la competitività delle imprese e per favorirne i processi di transizione digitale nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.

Per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico, per le attività di innovazione tecnologica e per le attività di design e ideazione estetica, il credito d’imposta è riconosciuto nelle seguenti misure:

                   Tipologia credito                                                             Misura

Legge di Bilancio 2020Legge di Bilancio 2021
Ricerca e sviluppo12% (max 4 Ml€)20% (max 4 Ml€)
Innovazione tecnologica6% (max 1,5 Ml€)10% (max 2 Ml€)
Design e ideazione estetica6% (max 1,5 Ml€)10% (max 2 Ml€)
Innovazione tecnologica per transizione ecologica o di innovazione digitale 4.010% (max 1,5 Ml€)15% (max 2 Ml€)

Beneficiari

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla
dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

 

Spese ammissibili

Costituiscono spese per attività di ricerca e sviluppo:

  1. le spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo svolte internamente all’impresa;
  2. le quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di ricerca e sviluppo;
  3. le spese per contratti di ricerca extra muros aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta;
  4. le quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto
    semiconduttori o a una nuova varietà vegetale.
  5. le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta.

Costituiscono spese per innovazione tecnologica:

  1. le spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle operazioni di innovazione tecnologica svolte internamente all’impresa;
  2. le quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di innovazione tecnologica anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota;
  3. le spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta;
  4. le spese per i servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta;
  5. le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota.

Per le attività di design e ideazione estetica, si considerano ammissibili:

  1. le spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato presso le strutture produttive dell’impresa nello svolgimento delle attività di design e ideazione estetica;
  2. le quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili utilizzati nelle attività di design e innovazione estetica, compresa la progettazione e realizzazione dei campionari;
  3. le spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta, stipulati con
    professionisti o studi professionali o altre imprese;
  4. le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle altre attività innovative ammissibili al credito d’imposta;
  5. le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di design e ideazione estetica ammissibili al credito d’imposta.

 

Modalità di presentazione della domanda

Il credito si applica alle spese in Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.

Le imprese che intendono fruire dell’agevolazione sono tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico. Il modello, il contenuto, le modalità e i termini di invio della comunicazione saranno stabiliti con apposito decreto direttoriale.

 

Per maggiori informazioni:
Finimpresa
Tel. 059 251760 | info@finimpresa.it