Sismabonus robusto, con percentuali anche superiori al 65%, una durata pluriennale ed esteso alle seconde case. Lo ha annunciato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, intervenuto nei giorni scorsi in audizione in Commissione Ambiente alla Camera.
Percentuali e strutture dell’incentivo saranno trattate nella prossima Legge di Stabilità, ma Delrio ha ipotizzato “incentivi anche maggiori del 65% se si arriva ad un upgrading nella classificazione antisismica”.
Perché ciò sia possibile, Delrio ha assicurato che entro l’anno arriveranno le linee guida sulla classificazione sismica degli edifici. Dopo aver creato dei parametri di riferimento, sarà infatti possibile graduare gli incentivi in base agli interventi effettuati e al miglioramento conseguito.
Delrio ha manifestato una maggiore cautela sul fascicolo di fabbricato. “Siamo pronti a valutare qualunque opzione e capire se inserirlo all’interno della certificazione energetica ma a condizione di non dare altri oneri ai cittadini”.
SISMABONUS, INCENTIVI SEMPLIFICATI ED ESTESI ALLE SECONDE CASE
Delrio ha annunciato citando l’Inail la volontà del Governo di creare un meccanismo virtuoso, basato su incentivi fiscali rafforzati e semplificati per avere la massima adesione al programma di adeguamento antisismico anche da parte di banche ed enti pubblici.
Sembra certo che il sismabonus avrà una maggiore stabilità degli incentivi per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica. “Gli incentivi saranno estesi il più possibile perché per funzionare dovranno avere una durata pluriennale”. Secondo il Ministro, infatti, è impossibile affrontare un consolidamento con un’ottica anno per anno, sperando in una proroga a fine anno.
“Da questo terremoto abbiamo imparato una lezione” ha affermato Delrio, quindi a beneficiare del sismabonus saranno anche le seconde case, i condomìni ed anche gli enti locali, che dovranno mettere in sicurezza gli edifici pubblici, a partire da quelli di interesse strategico.
RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA E FASCICOLO DI FABBRICATO
Il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, non abbandona l’idea del fascicolo di fabbricato.
Nel suo intervento introduttivo Realacci ha lamentato che “il fascicolo di fabbricato da troppo tempo è lettera morta”. Dopo le richieste di renderlo obbligatorio, avanzate subito dopo il sisma del Centro Italia, si stanno facendo nuovamente delle considerazioni sul peso economico che la redazione di questo documento potrebbe avere sulle famiglie.
“Una proposta – ha ipotizzato Realacci – potrebbe essere quella di inserire le spese per la compilazione del fascicolo di fabbricato nel bonus 50% sulle ristrutturazioni”.
“Dentro il credito di imposta del 50% c’è di tutto e non si capisce perché non si possano inserire i pagamenti a dei professionisti che aiutano a capire le condizioni dell’edificio”.
Su questi temi, CNA sta svolgendo un’ampia consultazione nei territori per raccogliere proposte ed osservazioni.
Il punto di vista della CNA verrà formalizzato in un prossimo incontro che avrà luogo a breve fra Governo ed i rappresentanti del neo costituito Tavolo unitario della filiera dell’edilizia.
Per informazioni:
Daniele Tanferri Responsabile CNA Costruzioni
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