“L’apertura del Bando regionale per la rivitalizzazione dei Centri Storici dei comuni che furono interessati dal sisma, provvedimento frutto di un confronto con la regione promosso proprio da CNA, pur assolutamente positivo ed atteso, da solo non basta certo a garantire lo sviluppo del Centro di Carpi. Anche perché la notevole e non comprensibile espansione degli insediamenti commerciali, fonte di grande preoccupazione per tutti i piccoli operatori commerciali, va in direzione contraria a quello che dovrebbe essere un obiettivo comune”. È Gianni Bassoli, artigiano del settore acconciatura e componente del Direttivo della CNA della città dei Pio, ad intervenire nel dibattito sulla riqualificazione del Centro Storico cittadino. “Riteniamo – insiste Bassoli – che sia venuto il momento di individuare misure agevolative in grado, sul medio-lungo periodo, di favorire l’insediamento di nuove attività commerciali ed artigianali per rendere il Centro più vivo e fruibile ed evitare che quelle già operanti siano costrette ad abbassare le saracinesche”.
Le proposte di CNA in questa direzione sono diverse. “Innanzitutto – propone Bassoli – sburocratizzando e detassando, per almeno tre anni, i cambi d’uso dei locali del Centro, come hanno fatto altre amministrazioni. Poi, calmierando gli affitti, abbattendo ad esempio del 50% l’Imu ai proprietari che decidano di ridurre i canoni di locazione dei negozi e laboratori, aderendo ad una specifica convenzione. Poi, ancora, prevedendo sconti su tasse e imposte comunali, ad esempio quelle sulla pubblicità, la Tosap ecc. per i primi anni di attività delle nuove imprese che si localizzano nel centro”
Inoltre, per compensare l’espansione dei grandi punti vendita, secondo CNA è necessario dare risposta ad una proposta avanzata da tempo unitariamente con le altre associazioni di categoria: la creazione di un “Fondo” alimentato da parte degli oneri urbanistici versati da soggetti che realizzano o ampliano grandi strutture e da ulteriori quote finanziarie compensative Un Fondo che deve diventare “strutturale” e che potrà essere impiegato per finanziare interventi di interesse generale sulla mobilità, i parcheggi, il trasporto pubblico, l’arredo urbano. “Non si tratta di una proposta astrusa: è quello che si sta concretizzando nella vicina Modena conseguente la nascita, ad esempio, del nuovo Esselunga nel quartiere Sacca”, sottolinea Bassoli.
Si tratta, secondo l’Associazione, di interventi necessari anche per dare una logica alle positive iniziative che hanno animato ed animano il Centro, ma che da sole non bastano certo a rivitalizzarlo in modo permanente.
“Ma anche le modalità con le quali si raggiunge il Centro contribuiscono alla sua riqualificazione e alla sua vivibilità. Una di queste è rappresentata dalle ciclabili, rispetto alle quali Carpi paga una carenza di percorsi dedicati e di attraversamenti protetti, soprattutto in corrispondenza delle tante rotonde e degli incroci con le strade più importanti: anche a Carpi sarebbero replicabili le soluzioni urbanistiche adottate in altre città-
“Sono idee e spunti di riflessione – chiosa Bassoli – che proporremo ai candidati sindaci in occasione della imminente campagna elettorale”.