La Camera di Commercio mette a disposizione delle Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori i contributi a fondo perduto volti a finanziare le spese per l’acquisizione di nuove competenze e tecnologie abilitanti, in attuazione del piano nazionale Transizione 4.0. Con questo bando Voucher Digitali I4.0, la CCIAA di Modena intende promuovere e stimolare la diffusione della cultura e della pratica digitale da parte delle PMI attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione anche finalizzate ad approcci green oriented.
Beneficiari
I beneficiari sono le Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI) con sede e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della CCIAA di Modena.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese per:
- servizi di consulenza e/o formazione relativi ad una o più tecnologie tra quelle previste negli Elenchi 1 e 2 sotto riportati. Tali spese dovranno rappresentare almeno il 30% dei costi ammissibili. Per tali servizi l’azienda dovrà avvalersi esclusivamente dei fornitori elencati nell’allegato sotto riportato.
- acquisto di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionale all’acquisizione delle tecnologie abilitanti di cui agli Elenchi 1 e 2, nel limite massimo del 70% dei costi ammissibili.
Gli interventi di innovazione digitale dovranno riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco 1 ed eventualmente una o più tecnologie dell’Elenco 2, purché propedeutiche e complementari a quelle previste dall’Elenco 1.
Gli ambiti tecnologici di innovazione digitale I4.0 ricompresi nel bando Voucher Digitali I4.0 sono:
Elenco 1: utilizzo delle tecnologie di cui agli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e s.m.i. inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi e, specificamente:
- robotica avanzata e collaborativa
- interfaccia uomo-macchina
- manifattura additiva e stampa 3D
- prototipazione rapida
- internet delle cose e delle macchine
- cloud, High Performance Computing – HPC, fog e quantum computing
- soluzioni di cybersecurity e business continuity (es: cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing, etc…)
- big data e analytics
- intelligenza artificiale
- blockchain
- soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D)
- simulazione e sistemi cyberfisici
- integrazione verticale e orizzontale
- soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della gestione della supply chain
- soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc)
Elenco 2: utilizzo di altre tecnologie digitali propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1, limitatamente ai servizi di consulenza e secondo quanto previsto nel “Piano di innovazione digitale dell’impresa”:
- sistemi di pagamento mobile e/o via Internet
- sistemi fintech
- sistemi EDI, electronic data interchange
- geolocalizzazione
- tecnologie per l’in-store customer experience
- system integration applicata all’automazione dei processi
- tecnologie della next production revolution (NPR)
- programmi di digital marketing
- soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica
- connettività a banda ultralarga
- sistemi per lo smart working e il telelavoro
- sistemi di e-commerce
- soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita
L’impresa dovrà avvalersi esclusivamente di uno o più fornitori tra i seguenti:
- Competence center di cui al Piano Industria 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
- incubatori certificati di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e incubatori regionali accreditati;
- FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino i requisiti internazionali definiti nella FabLab Charter (http://fab.cba.mit.edu/about/charter/ );
- centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MiSE);
- start up innovative;
- ulteriori fornitori a condizione che questi abbiano realizzato nell’ultimo triennio almeno tre attività per servizi di consulenza/formazione alle imprese nell’ambito delle tecnologie di cui al bando;
- innovation manager iscritti nell’elenco dei manager tenuto da Unioncamere;
- relativamente ai soli servizi di formazione, agenzie formative accreditate dalle Regioni, Università e Scuole di Alta formazione riconosciute dal MIUR, Istituti Tecnici Superiori.
Tutte le spese possono essere sostenute a partire dall’01 gennaio 2022 fino al 120° giorno successivo alla data di approvazione delle Graduatorie.
I preventivi invece non potranno avere data antecedente all’01/09/2021.
Entità del contributo
L’investimento minimo è pari a 5.000 euro e il contributo a fondo perduto è concesso sotto forma di voucher, fino al 70% delle spese ammissibili per un massimo di 7.500 €.
Alle imprese in possesso del rating di legalità è riconosciuta una premialità pari a 250,00 €. Il contributo è concesso in regime De Minimis e non è cumulabile con altri aiuti di stato.
Termini presentazione domande per il bando Voucher Digitali I4.0
Le domande devono essere trasmesse in modalità telematica dalle ore 10:00 del 02 maggio 2022 alle ore 20:00 del 12 maggio 2022. Le domande saranno valutate con procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione, dando priorità alle imprese che non abbiano beneficiato di contributo a valere sul Bando voucher digitali per l’anno 2021.
Per maggiori informazioni:
Finimpresa
Tel. 059 251760 | info@finimpresa.it