Nei primi sette mesi del 2015 le entrate tributarie erariali, secondo quanto diffuso dal MEF, sono aumentate di 1.374 milioni di euro, pari a +0,6%, per un totale di 234.094 milioni di euro.

Un aumento che segna un ritorno alla crescita, sebbene ‘setacciando’ i dati relativi alle imposte indirette, ne balza agli occhi uno in particolare.

I versamenti dovuti in base all’applicazione dello split payment – la misura per cui la Pubblica Amministrazione non paga più l’IVA alle imprese fornitrici, ma direttamente all’erario – segnano un aumento pari a 2.553 milioni di euro. Cifra che da sola supera di molto l’aumento totale delle entrate tributarie e che, secondo una stima CNA, per l’80% (2.040 milioni di euro) è costituita da crediti IVA delle imprese, che in futuro dovranno recuperare dall’erario.

A contribuire alla crescita delle entrate, insomma, sono state soprattutto le imprese, private di una liquidità per loro vitale.

La CNA auspica che, come recentemente annunciato dal Ministro Padoan, nella prossima Legge di Stabilità, vi sia un reale abbassamento delle imposte a carico delle imprese, a partire dall’eliminazione dello Split payment.