Maggiore equità nell’applicazione della Tari, esenzione dell’Imu per gli immobili strumentali e sospensione della Cosap anche per il 2022 tra le proposte dell’Associazione

Nei giorni scorsi il Direttivo della CNA di San Felice ha incontrato la giunta comunale per affrontare alcuni temi economici legati allo sviluppo dell’area. Nel corso del dibattito, l’amministrazione ha evidenziato la difficoltà, nonostante l’importante impegno dell’ufficio tecnico (che ha perso 13 dei 25 dipendenti aggiuntivi assunti dopo il sisma), nella gestione degli adempimenti legati alla ricostruzione (ad oggi tutte le cambiali, relative alla pratiche MUDE,  sono state tutte emesse: oltre 700 per un importo di circa 33 milioni di euro) e delle ulteriori pratiche, anche legate al tema del Superbonus.

Il sindaco Michele Goldoni ha anche anticipato l’obiettivo del bilancio comunale in corso di discussione, bilancio che sarà orientato al risanamento del debito, confermando l’intenzione a sostenere comunque le piccole imprese del territorio attraverso l’individuazione di risorse da destinare anche alla sicurezza.

Misure che CNA valuta positivamente, al pari dell’impegno che l’Amministrazione ha garantito rispetto al progetto della Ciclovia del Sole, per le sue potenziali ricadute sull’economia del territorio.

“Abbiamo poi portato all’attenzione dell’Amministrazione – ha sottolineato Mauro Mengoli, presidente della CNA di San Felice, il tema della pressione fiscale. In particolare, abbiamo chiesto alla giunta di affrontare il problema della mancanza di un equilibrio, nella gestione della Tari, tra utenze domestiche e non, oltre chi di escludere gli immobili strumentali dall’applicazione dell’IMU per evitare una doppia tassazione di quest’ultimi. Abbiamo infine chiesto all’Amministrazione di valutare la possibilità di sospendere il pagamento dell’imposta sull’occupazione del suolo pubblico anche per il 2022, una misura che è stata determinante per compensare le imprese del commercio e della ristorazione di parte delle perdite connesse all’emergenza sanitaria”.

“Infine – conclude il presidente della CNA di San Felice – abbiamo ribadito la necessità di andare verso una ricostituzione del tavolo dell’economia, a nostro avviso la sede giusta per monitorare l’andamento della situazione tra le imprese locali e per individuare eventuali interventi di sostegno ed indirizzo”.