È entrato in vigore il 1 maggio 2019 il Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34 recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”. Di seguito la sintesi delle principali misure:

  • EFFICIENTAMENTO ENERGETICO, 500 MILIONI AI COMUNI NEL 2019
    Cinquecento milioni di euro per l’anno 2019 a favore di tutte le amministrazioni comunali del territorio nazionale per finanziare la realizzazione di progetti di miglioramento dell’efficienza energetica sul patrimonio edilizio pubblico e di progetti di sviluppo territoriale sostenibile. Nel primo caso gli interventi coinvolgeranno l’efficientamento dell’illuminazione pubblica, il risparmio energetico negli edifici di proprietà pubblica o destinati all’uso pubblico, e l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Nel secondo caso interesseranno interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale, l’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché progetti in materia di mobilità sostenibile.
  • ASSUNZIONE DI 100 PROFESSIONISTI PER SBLOCCARE I CANTIERI
    Per sbloccare i cantieri, saranno assunti e destinati ai Provveditorati interregionali alle Opere Pubbliche 80 progettisti “di elevata professionalità tecnica” nei settori dell’ingegneria (stradale, strutturale, edile e idraulica), dell’architettura e della geologia. A questi si aggiungeranno 20 giuristi esperti di gare e contratti pubblici.
  • INCENTIVI PER LA VALORIZZAZIONE EDILIZIA
    Il provvedimento prevede l’applicazione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi, anche con variazione volumetrica rispetto al fabbricato preesistente, nonché all’alienazione degli stessi. In mancanza del rispetto di tali condizioni si applicano le imposte di registro, ipotecarie e catastali in misura ordinaria, unitamente alla sanzione pari al 30% delle stesse imposte e agli interessi di mora.
  • SISMA BONUS
    Per favorire gli interventi antisismici anche per gli immobili posseduti da soggetti che non hanno liquidità necessaria per anticipare tali spese, viene estesa alle zone 2 e 3 di rischio sismico il bonus oggi previsto solo per gli edifici in zona 1. Questo beneficio consiste nella detrazione fiscale del 75% in caso di miglioramento di una classe della classificazione energetica e dell’85% in caso di passaggio di due classi del prezzo di acquisto dell’unità immobiliare, calcolato su un ammontare massimo di spesa non superiore a 96.000 euro. In luogo della detrazione, i beneficiari possono optare per la cessione del credito alle imprese che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati esclusi gli istituti di credito e intermediari finanziari. La detrazione è ripartita in cinque quote annuali di pari importo. L’agevolazione viene concessa per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021. Ai fini della quantificazione, l’agevolazione interessa le spese sostenute per gli interventi dall’anno 2019 all’anno 2021. La legislazione vigente prevede per gli anni successivi al 2021 la detrazione al 36 per cento ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
  • INCENTIVI EFFICIENZA ENERGETICA E RISCHIO SISMICO
    Con l’obiettivo di incentivare la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e di prevenzione del rischio sismico, superando alcune criticità operative riscontrate nel funzionamento dello strumento della detrazione fiscale, la norma introduce la possibilità per il soggetto che sostiene le spese per gli interventi in questione di ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante. Tale contributo è poi recuperato come credito d’imposta da utilizzare in compensazione. Seguirà provvedimento attuativo del Direttore della Agenzia delle Entrate, da emanare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto in commento.
  • MAGGIORAZIONE AMMORTAMENTO
    La misura consente alle piccole e medie imprese di ottenere un maxi sconto da investire in beni strumentali nuovi. Reintroduce, a partire dal 1° aprile fino alla consegna al 30 giugno 2020, il super ammortamento, ovvero la maggiorazione al 130% dell’ammortamento degli investimenti in beni strumentali fino a 2,5 milioni di euro, ad eccezione delle autovetture, degli immobili, delle attrezzature di lunga durata e dei beni immateriali.
  • TEMPI DI PAGAMENTO TRA LE IMPRESE PRIVATE
    Per aumentare la trasparenza delle transazioni commerciali tra imprese private, secondo le Direttive previste dall’Unione Europea, viene introdotto l’obbligo di dichiarare nel bilancio sociale i dati relativi ai tempi di pagamento dando evidenza di quelli eccedenti i termini massimi di legge. La norma è finalizzata a incidere sulla disciplina dei ritardi dei pagamenti, muovendo dal presupposto che la manifestazione all’esterno dei tempi medi di pagamento dell’impresa può costituire un parametro di riferimento utile per i creditori e i contraenti, attuali e potenziali, della società e, al tempo stesso, uno strumento per stimolare le società ad adempiere tempestivamente alle proprie obbligazioni e, quindi, la competitività tra le imprese.
  • FONDO GARANZIA PRIMA CASA
    Per agevolare l’accesso al finanziamento per l’acquisto della prima abitazione, viene rifinanziato il Fondo di garanzia per la prima casa. Il Fondo concede garanzie nella misura massima del 50% della quota capitale di mutui ipotecari di importo non superiore a 250.000 euro. Oltre al rifinanziamento si interviene sugli accantonamenti a copertura del rischio che si riducono dal 10 all’8% dell’importo garantito, liberando così risorse. Il mutuatario deve adibire l’immobile a propria abitazione principale e non deve essere proprietario di altri immobili ad uso abitativo.
  • AGEVOLAZIONI NELL’ECONOMIA CIRCOLARE
    Uno stanziamento da 40 milioni di euro per il 2020 per progetti legati all’ottimizzazione del consumo di risorse, della riduzione degli sprechi energetici e degli scarti generati nei processi di produzione, al fine di favorire la transizione delle attività economiche verso un’economia circolare a basse emissioni in tutti i settori. Si agevola l’attività di ricerca e sviluppo di importo compreso tra 500 mila e 2 milioni di euro, riguardanti il riuso di componenti (remanufacturing) provenienti dalle rottamazioni, la possibilità di un nuovo design dell’usato riciclato e l’integrazione della mobilità condivisa con i mezzi pubblici elettrici alimentati da rinnovabili.
  • SEMPLIFICAZIONE DEL FONDO DI GARANZIA PMI
    Viene introdotto un principio di continuità e programmazione negli interventi di sostegno alle imprese di competenza del Mise, mentre viene confermata la gestione ‘accentrata’ del Fondo di Garanzia per le Pmi, superando la “regionalizzazione” del Fondo stesso. Allo stesso tempo, anche il social lending, il prestito fra privati su Internet, entra nel Fondo di Garanzia. I finanziamenti erogati a piccole e medie imprese attraverso piattaforme di social lending o di crowdfunding possono infatti accedervi, con un miglioramento del profilo di rischio/rendimento per il finanziatore/investitore che può rappresentare una leva importante per lo sviluppo del settore. Al fine di limitarne i rischi connessi, le piattaforme in questione dovranno essere preventivamente accreditate dal Consiglio di gestione del Fondo.
  • REVISIONE MINI IRES
    Per favorire la patrimonializzazione delle imprese, viene semplificato il meccanismo di fruizione del beneficio attraverso l’applicazione di un’aliquota ridotta (la riduzione cresce nel tempo) sugli utili non distribuiti. A differenza della normativa attuale che prevede una riduzione di aliquota del 9 punti percentuali su specifici investimenti incrementali rispetto al passato, la modifica prevede una semplice riduzione di aliquota su utili non distribuiti nei limiti dell’incremento di patrimonio netto a esclusione delle banche, collegata al solo reimpiego degli utili stessi. Con un aumento progressivo dell’agevolazione, si prevede a regime l’applicazione di una aliquota ridotta pari al 20,5% sugli utili reinvestiti, a prescindere dalla destinazione specifica degli stessi all’interno dell’azienda. Con decreto ministeriale saranno adottate le disposizioni di coordinamento e di attuazione di questa misura.
  • IMU RIDOTTA SUI BENI STRUMENTALI
    Aumenterà gradualmente dal 40% al 70% la deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese e dei lavoratori autonomi. La deducibilità sarà pari al 50% nel 2019, 60% nel 2020 e nel 2021 e 70% a partire dal 2022.
  • AGGREGAZIONI DI IMPRESE
    Si introducono il riconoscimento e la neutralità fiscale delle eventuali plusvalenze su beni materiali e immateriali, compreso l’avviamento, derivanti da operazioni di concentrazione per un ammontare complessivo non eccedente l’importo di 5 milioni di euro, per favorire l’aggregazione e quindi la crescita dimensionale di piccole e medie imprese.
  • NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO, SMART & START E DIGITAL TRANSFORMATION
    Un pacchetto di misure, con uno stanziamento di 100 milioni nel 2019, che consentono di ampliare la platea dei soggetti beneficiari della misura agevolativa ‘Nuove imprese a tasso zero’. Allo stesso tempo vengono migliorate la misura ‘Smart & Start’ destinata alle start-up innovative e la disciplina per gli interventi agevolati per le aree di crisi industriale. Si punta inoltre a favorire, attraverso agevolazioni finanziarie, la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle imprese di micro, piccola e media dimensione.
  • DISMISSIONI IMMOBILIARI
    Arrivano norme per incentivare il piano di dismissione immobiliare e incentivarne e valorizzare il riutilizzo degli immobili stessi, aumentando anche la liquidità nei bilanci degli enti territoriali stessi. Nel dettaglio viene esteso il piano di dismissioni agli immobili ad uso diverso da quello abitativo di proprietà degli enti territoriali e di altre pubbliche amministrazioni. Secondo i dati contenuti nell’ultimo Rapporto sui beni immobili delle Amministrazioni Pubbliche, oltre l’80 per cento di tali beni risulta di proprietà degli enti locali.
  • ESTENSIONE DELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA, ROTTAMAZIONE-TER ALLARGATA ANCHE A MULTE E TRIBUTI LOCALI
    Con l’obiettivo di definire, come nel caso della rottamazione ter, i provvedimenti di ingiunzione fiscale delle Regioni, delle Province, delle città metropolitane e dei Comuni in cui la riscossione non è stata affidata ad Equitalia e alla Agenzia delle Entrate-Riscossione, viene introdotta la possibilità per questi enti di definizione agevolata delle entrate non riscosse, stabilendo l’esclusione delle sanzioni. Gli stessi enti dovranno poi disciplinare le modalità attuative della definizione, in particolare per ciò che riguarda il numero delle rate.
  • CREDITO D’IMPOSTA PER LA PARTECIPAZIONE DI PMI A FIERE INTERNAZIONALI
    Per incentivare l’internazionalizzazione, è riconosciuto alle PMI italiane esistenti al 1°/01/2019 un credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute per partecipare a manifestazioni fieristiche internazionali di settore all’estero, fino a un massimo di 60.000 euro. In particolare, il credito d’imposta spetta in riferimento alle spese sostenute per affittare gli spazi espositivi, per il loro allestimento, nonché per le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione connesse alla partecipazione all’evento. L’agevolazione spetta per il periodo d’imposta in corso al 1°/05/2019 (data di entrata in vigore del Decreto in commento) ed è concessa nel rispetto delle condizioni e dei limiti del “de minimis”. Il credito d’imposta, per le cui modalità attuative occorre attendere un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze (entro 60 giorni dal 1°/05/2019), è ripartito in 3 quote annuali di pari importo ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel mod. F24.

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