Nell’adunanza del Consiglio del 12 luglio 2023, l’Autorità nazionale anticorruzione ha approvato, con delibera n. 301, il nuovo Regolamento attuativo del decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 24, recante l’attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e delle disposizioni normative nazionali (c.d. whistleblowers).

Tali regole, indirizzate a proteggere i soggetti che segnalano le condotte illecite di cui sono venuti a conoscenza in ambito lavorativo, hanno l’obiettivo di incentivare le segnalazioni al fine di tutelare l’interesse pubblico e l’integrità dell’ente.

La nuova disciplina, tra obblighi e tutele, prevede l’istituzione e la regolamentazione di apposite procedure di segnalazione (canali interni, esterni e divulgazione pubblica), garantendo la riservatezza e stabilendo uno specifico regime applicabile in caso di ritorsioni.

In particolare, la prima grande novità del Decreto è che estende, in misura rilevante, l’ambito di applicazione della tutela e, di conseguenza, i destinatari degli obblighi, come di seguito indicato:

  • settore pubblico: tutti indistintamente;
  • settore privato: a) le aziende che hanno impiegato in media nell’ultimo anno almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato; b) le aziende che operano nei settori regolamentati a livello europeo (es. settore dei mercati finanziari e del credito, sicurezza trasporti, tutela ambiente) anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di almeno 50 lavoratori subordinati e c) le aziende che adottano modelli di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/01 anche se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di almeno cinquanta lavoratori subordinati.

Quanto alle procedure per la segnalazione interna, sono imposti alcuni requisiti che gli enti devono rispettare, riconoscendo, al tempo stesso, che spetta a ciascun soggetto definire il tipo di canale da istituire. Nello specifico, i canali per ricevere le segnalazioni devono essere progettati, realizzati e gestiti in modo sicuro e tale da garantire la riservatezza dell’identità del segnalante, nonché di eventuali terzi citati nella segnalazione.

La gestione delle segnalazioni comporta un’attività di trattamento di dati personali, in merito al quale l’art. 13 del decreto legislativo n. 24/2023 fornisce precise indicazioni, stabilendo che questa particolare attività deve essere effettuata in conformità alla normativa privacy o, meglio, al Regolamento Europeo n. 2016/679 (GDPR).

I principali adempimenti che l’impresa destinataria della nuova normativa deve adempiere consistono in:

  • Effettuare una valutazione d’impatto dei dati al fine di individuare ed applicare le necessarie misure tecniche ai sensi dell’art. 35 del GDPR;
  • Rendere un’informativa privacy sul trattamento dei dati ai sensi degli artt. 13 e 14 del GDPR ai possibili interessati;
  • Assicurare l’aggiornamento del Registro delle attività del trattamento ai sensi dell’art. 30 del GDPR;
  • Nominare quale responsabile esterno del trattamento dei dati ex art. 28 del GDPR, sia il soggetto esterno gestore del canale sia chi fornisce la piattaforma digitale.

Da ultimo, si deve ricordare che ai sensi dell’art. 21 del D. Lgs. n. 24/2023 l’ANAC può irrogare al responsabile, sia del settore pubblico che di quello privato, in base alla tipologia di violazione accertata, una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 500,00 a 2.500,00 euro e, per le violazioni più gravi, da 10.000,00 a 50.000,00 euro.

Con riferimento alla normativa in esame, si comunica che ogni impresa associata può contare sul pieno appoggio di CNA Modena, che è in grado di accompagnare le imprese nelle attività e nel percorso di adeguamento ai nuovi obblighi.

In particolare CNA Modena, tramite il proprio Ufficio Legale interno, è in grado di offrire e fornire la consulenza e l’assistenza in tale materia, nonché di occuparsi direttamente del disbrigo degli adempimenti eventualmente necessari. CNA è quindi in grado di offrire:

  • Consulenza specialista sulla normativa Whistleblowing (D.Lgs. n. 24/2023) e in materia di Privacy (Reg. UE n. 2016/679), comprensiva di specifica formazione, con modulo formativo della durata di n. 3 ore, ma anche con la possibilità di pianificare percorsi formativi più strutturati;
  • Assistenza nella redazione degli adempimenti ad impatto Privacy (Reg. UE n. 2016/679);
  • Eventuale gestione, come soggetto esterno, del canale di segnalazione aziendale interna ai sensi degli artt. 4 e 5 del d.lgs. 24/2023.

CNA ha inoltre la possibilità, tramite la società Solving srl, di mettere a disposizione delle imprese interessate una valida, conforme e dedicata piattaforma di un qualificato fornitore, quale canale di comunicazione interno che consenta la gestione tempestiva ed efficiente delle segnalazioni ricevute.

Per quanto sopra, nel caso in cui dopo aver letto questa informativa si rendessero necessari ulteriori chiarimenti o richieste specifiche, anche legate alla consulenza / assistenza di cui sopra, è possibile contattare l’Ufficio Legale di CNA Modena scrivendo alla mail dedicata segnalazioniwb@mo.cna.it, oppure utilizzando i recapiti telefonici 059/418.322 o 059/418336.