La Regione Emilia-Romagna, prima della riapertura delle attività di acconciatura ed estetica, nel protocollo di sicurezza del 16 maggio, ha previsto l’uso di guanti e mascherine per operatori (punto 6: DPI). Nel corso di queste settimane diversi studi hanno rimodulato l’obbligo di utilizzo dei guanti. In particolare, l’Organizzazione Mondiale della Sanità li ha sconsigliati tanto che, nei giorni scorsi, anche la Regione Toscana, seguendo le indicazioni dell’OMS, li ha espressamente vietati nell’uso comune con un’apposita ordinanza, sollecitando il frequente lavaggio delle mani e la loro disinfezione con gel a base alcolica. Inoltre, nella loro attività, le imprese hanno sottolineato come, in diverse fasi di lavoro (es. taglio, messa in piega, ecc.), i guanti possono limitare molto la sensibilità delle mani dell’operatore, con rischi di tagli e scottature.

A fronte di queste considerazioni, e sulla base di alcune schede operative diffuse l’11 giugno dalla Conferenza Stato-Regioni, è testualmente riportato che:

Tutte le indicazioni riportate nelle singole schede tematiche devono intendersi come integrazioni alle raccomandazioni di distanziamento sociale e igienico-comportamentali finalizzate a contrastare la diffusione di SARS-CoV-2 in tutti i contesti di vita sociale. A tal proposito, relativamente all’utilizzo dei guanti monouso, in considerazione del rischio aggiuntivo derivante da un loro errato impiego, si ritiene di privilegiare la rigorosa e frequente igiene delle mani con acqua e sapone, soluzione idro-alcolica o altri prodotti igienizzanti, sia per clienti/visitatori/utenti, sia per i lavoratori (fatti salvi, per questi ultimi, tutti i casi di rischio specifico associato alla mansione).

CNA ha sollecitato la Regione Emilia Romagna a fare chiarezza in merito all’uso di guanti nell’estetica e nell’acconciatura. Oggi la risposta è arrivata, ed è una risposta positiva, che supera l’imposizione dell’utilizzo dei guanti.

 

Questa, infatti, è la risposta ufficiale:

Si ritiene pertanto che l’utilizzo dei guanti sia necessario solo in relazione all’esercizio di specifiche mansioni correlate a specifici rischi: la tintura dei capelli, la disinfezione ma anche l’uso di strumenti taglienti e pungenti da parte delle estetiste espone i lavoratori a rischi specifici (chimico, infortunistico, …) dei settori parrucchieri ed estetisti che vengono valutati e riportati, insieme alle misure per eliminarli/attenuarli nel Documento di Valutazione dei Rischi redatto ai sensi del D.Lgs. 81/08, normativa specifica per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Come misure di protezione vengono indicati anche i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Il Covid-19 è un rischio a cui è esposta tutta la popolazione che viene gestito anche all’interno delle aziende, attraverso i soggetti della prevenzione aziendali che già si occupano di salute e sicurezza affinchè non insorgano cluster epidemici al loro interno. La valutazione della sua esposizione deve essere effettuata sia per i lavoratori sia per gli utenti/clienti che, in alcuni settori, per es. quali quelli in parola, sono molto più numerosi (i nostri protocolli sono finalizzati alla prevenzione della patologia sia per i lavoratori sia per l’utenza). Quindi le misure che si intraprendono per il covid si aggiungono a quelle già intraprese dalle aziende sui rischi correlati alle mansioni specifiche.