L’84% dei condomini di Modena e provincia si è messa in regola con la normativa europea che obbliga ad adeguare gli impianti centralizzati con la termoregolazione e la contabilizzazione del calore. Un dato che colloca Modena nettamente in testa alle province che hanno provveduto all’adeguamento degli impianti (Genova, tra le più alte, vede circa il 50% di interventi realizzati).

La legge stabilisce infatti l’obbligo della fatturazione individuale dei consumi di energia entro il 31 dicembre 2016, con l’obiettivo di favorire un utilizzo più corretto ed ecosostenibile del riscaldamento e del raffrescamento, riducendo lo spreco e i costi di gestione per condomini e proprietari.
A Modena e provincia sono oltre 867 i condomini e oltre 21.500 unità immobiliari che hanno un’unica centrale termica, soprattutto quelli costruiti prima degli anni ’80, con conseguenti costi elevati per inquilini e proprietari.
A poco più di un mese dalla scadenza del 31 dicembre, sono quasi 730 gli edifici che già hanno modificato gli impianti di riscaldamento, con il 90% degli interventi che è stato realizzato da aziende o professionisti locali. I dati fanno riferimento ai condomini amministrati dagli associati Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali), che rappresentano oltre il 70% del totale degli amministratori.

Un risultato che vede Modena tra le realtà più avanzate nell’applicazione del provvedimento e che viene valutato molto positivamente dalle associazioni di categoria e dagli ordini professionali modenesi (CNA, Collegio dei Periti di Modena, Ordine degli Ingegneri, ANACI, Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile, Confconsumatori con il patrocinio di ANTA) che nella primavera del 2015 hanno dato vita a una convenzione che ha fissato le linee guida per la corretta esecuzione degli interventi nei condomini. Un documento condiviso e unitario che aveva l’obiettivo di favorire trasparenza e accuratezza degli interventi, nel pieno rispetto delle norme, mettendo insieme progettisti, e impiantisti a tutto vantaggio dei cittadini in termini di tracciabilità, qualità e convenienza. Uno strumento che si è rivelato efficace nel mettere in rete professionisti, aziende e amministratori condominiali per favorire l’informazione e la realizzazione degli adeguamenti.

Il punto sulla situazione sull’attuazione della convenzione, sui lavori realizzati e sui condomini messi a norma, è stato fatto oggi, nel corso del convegno “Termoregolazione e contabilizzazione nei condomini con impianto centralizzato” che si è tenuto nella sala Eventi del nuovo Tecnopolo in via Vivarelli a Modena. L’evento è anche stata l’occasione per illustrare la normativa regionale in materia.

SCHEDA
La norma europea fissa criteri molto precisi, rendendo obbligatoria la fatturazione individuale dei consumi in tutti gli edifici esistenti dotati di impianti centralizzati per riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria e per il raffrescamento.

Si tratta di interventi che sono anche economicamente efficaci, nel caso in cui non ci siano particolari difficoltà realizzative. In condizioni normali, una stima indica un tempo di rientro dalla spesa di circa 5-7 anni grazie ai risparmi di consumi ottenuti, senza contare eventuali incentivi fiscali per questo tipo di modifica agli impianti.

Sono stabilite delle sanzioni sia per chi non installa la contabilizzazione entro il 31 dicembre prossimo (da 500 a 2500 Euro per unità immobiliare), sia per chi effettua la ripartizione in maniera diversa da quanto prescritto dalla UNI 10200 (da 500 a 2500 Euro);

Da considerare che il pagamento della sanzione non “sana” la situazione, che va comunque regolarizzata entro dicembre 2016, data fissata dal legislatore.

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