“Dopo l’ennesimo episodio di un cavalcavia crollato, questa volta fortunatamente senza vittime, diventa sempre più necessario porre mano a un controllo e alla manutenzione delle infrastrutture. Non è infatti possibile, né comprensibile, che opere realizzate per durare nel tempo divengano dopo alcuni anni pericolose per l’incolumità pubblica”. L’allarme lo lancia Gianni Righetti, nei giorni scorsi eletto all’unanimità presidente della Fita CNA di Modena, associazione che nella nostra provincia raggruppa 626 imprese, più del 26% di quelle del settore.
“Un diritto per i cittadini e per gli autotrasportatori, continua Righetti, che per la sicurezza investono tantissimo. Pensiamo soltanto che in questi giorni si stanno approntando le nuove procedure per le revisioni degli automezzi con una massa complessiva superiore ai 35 quintali, proprio con particolare attenzione alla sicurezza. Pensiamo ai controlli ai cui sono giustamente sottoposti gli autobus che portano, ad esempio, i nostri figli nelle gite scolastiche. Ebbene, a fronte di tutto questo è paradossale viaggiare su mezzi sicuri, ma che rischiano la tragedia ogni qualvolta ci si trovi a passare sotto o sopra un ponte”.
Secondo il presidente della Fita CNA è necessario innanzitutto procedere a un controllo delle infrastrutture, intervenendo poi tempestivamente laddove fosse necessario. “Operazioni, tra l’altro, che possono essere affidate ad imprese locali, con un beneficio doppio per la comunità, sia in termini economici che di sicurezza. Operazioni necessarie anche qui, a Modena, se pensiamo ad alcuni casi eclatanti come il vecchio ponte di Bomporto, sul quale si sta intervenendo solo ora, dopo tanti, troppi anni di attesa, di rischi e disagi, soprattutto per il traffico pesante”.