Con la sperimentazione della c.d. dichiarazione precompilata, che ha visto impegnate in prima linea le imprese in qualità di sostituti d’imposta, l’Agenzia delle Entrate ha avviato un processo di semplificazione degli adempimenti a carico dei sostituti d’imposta.

A riprova di tale impegno, infatti, l’Agenzia ha incontrato lo scorso 27 ottobre 2015 tutte le associazioni di categoria per illustrare le proposte di semplificazione relativamente a due degli adempimenti a carico dei sostituti d’imposta: la Certificazione Unica (CU) e il Modello 770.

Tali proposte prevedono il superamento della scelta operata per l’anno 2014 di mantenere invariati il rilascio e l’invio telematico delle CU e la trasmissione del Modello 770 comprensivo dei dati delle CU già trasmesse, con una semplificazione di dati a carico del modello 770 trasferiti nella sola CU.

Pur apprezzando lo sforzo di semplificazione messo in atto dall’Agenzia delle Entrate, riteniamo necessario ribadire le difficoltà derivanti dall’entrata in vigore delle modifiche proposte con riferimento al periodo d’imposta 2015, per il quale i dati sono stati già archiviati non considerando le prospettate innovazioni.

A riguardo Rete Imprese Italia ha inviato all’Agenzia delle Entrate un documento con tutte le considerazioni e le criticità in merito alla Certificazione Unica 2016 e alla semplificazione dei dati contenuti nel modello 770.

In primo luogo Rete Imprese Italia ritiene indispensabile che le innovazioni trovino applicazione a decorrere dal periodo d’imposta 2016.
Oltre alla suddetta considerazione di carattere generale, sono state evidenziate, inoltre, le osservazioni di merito in ordine alla proposta di modifica di CU e del modello 770 quali:

  • l’inutilità delle informazioni rese con i Prospetti riepilogativi riportati nel modello 770-Semplificato, con la sua conseguente soppressione;
  • i distinti termini di trasmissione tra lavoro autonomo (più ampi) e dipendenti/assimilati per la CU/2016.

In merito, inoltre, si propone che l’accorpamento dei versamenti per masse nel modello 770 venga operato a monte, ossia disponendo un accorpamento dei codici tributo in fase di versamento e lasciando, in ogni caso, la corrispondenza fra rigo in F24 e rigo nella dichiarazione.

Infine, con riferimento alla Certificazione Unica con valenza dichiarativa e al vecchio quadro sanzionatorio, si ribadisce la necessità di chiarimenti sui criteri di irrogazione delle sanzioni e sulla possibilità di poter correggere spontaneamente le violazioni mediante l’istituto del ravvedimento operoso.