Il riordino di quelle prestazioni anomale che si sovrappongono fra previdenza e assistenza, uno degli obiettivi previsti dalla ‘Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali’, collegata alla legge di Stabilità 2016 e presentata recentemente alla Camera dal ministro del lavoro Giuliano Poletti, è un fatto di per sé positivo. È quanto sostiene CNA Pensionati.

“Tuttavia – precisa il Presidente Giancarlo Pallanti – non è il caso che il Parlamento affidi al Governo una delega in bianco su temi delicati come la razionalizzazione di prestazioni di natura assistenziale e di natura previdenziale, lasciando spazio a interpretazioni distorte e spesso strumentali.Si tratta di materie importanti e cruciali nella vita delle persone – aggiunge Pallanti – per cui è bene che la delega sia più chiara e esplicita nel fissare i criteri di riforma di questo tipo di interventi.

In particolare, rispetto alla polemica divampata in tema di reversibilità, Pallanti chiarisce: Le pensioni di reversibilità sono prestazioni previdenziali e non assistenziali che non hanno bisogno di essere razionalizzate perché è già previsto un regime di incumulabilità legata al reddito. Per questo non ci bastano le rassicurazioni da parte del Governo, ma bisogna modificare il testo della Delega stessa”.

“Le pensioni di reversibilità – conclude Pallanti – sono redditi fondamentali su cui contano le famiglie e gli anziani spesso in difficoltà dopo la perdita del coniuge, quindi basta far cassa sempre con le pensioni”.