Il Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena ha rilevato 74.618 imprese registrate in provincia al 30 giugno 2016, con un incremento di 283 posizioni rispetto al 31 marzo. Il tasso di sviluppo è pari allo 0,43%, inferiore però sia al dato regionale (0,52%), sia al dato nazionale (0,63%).
Tuttavia l’incremento registrato non è sufficiente a rendere positivo il confronto con il 30 giugno 2015: in tal caso le imprese registrate diminuiscono di 138 unità, pari al -0,2%, identico al dato regionale, ma peggiore di quello nazionale che invece è in aumento (+0,4%).
La movimentazione del secondo trimestre evidenzia un saldo positivo scaturito da 1.101 nuove imprese iscritte e da 780 imprese cessate non d’ufficio.
Il confronto tendenziale (cioè rispetto all’anno precedente) delle diverse tipologie di imprese registrate mostra andamenti piuttosto differenti: le aziende giovanili sono più in calo rispetto alle altre (-3,0%), così come le imprese artigiane (-2,1%), mentre aumentano le imprese femminili (+0,9%) e ancor più le imprese con titolari di origine straniera (+3,9%).
Anche le imprese attive (cioè quelle che hanno dichiarato l’effettivo inizio dell’attività), hanno lo stesso andamento congiunturale delle registrate (+0,4%), tuttavia il confronto tendenziale appare più negativo (-0,6%).
Infine la suddivisione per forma giuridica sottolinea ancora una volta la diminuzione delle società di persone (-2,5%) e delle ditte individuali (-1,2%), mentre perdura l’aumento delle società di capitali (+2,2%) e delle ‘altre forme giuridiche’ (+0,7%) anche se un po’ attenuato rispetto ai trimestri precedenti.
Il raffronto con l’anno precedente del numero di imprese attive per macrosettori di attività è in linea con l’andamento dei trimestri precedenti, cioè risultano in diminuzione le attività manifatturiere (-1,9%), le costruzioni (-1,5%) e l’agricoltura (-1,3%), mentre l’unico macrosettore che mantiene la posizione è quello dei servizi (+0,2%).
Tra i comparti del manifatturiero mostrano segni positivi la ‘fabbricazione di prodotti di carta’ (+3,5%), la ‘riparazione, manutenzione e installazione’ (+2,7%) e ‘l’industria chimica e farmaceutica’ (+2,1%), mentre sono in calo i settori trainanti della provincia come la ceramica (-7,1%), il tessile abbigliamento (-3,4%), la metalmeccanica (-1,7%) e anche l’agroalimentare (-0,3%), che finora non aveva mostrato cedimenti. Cali sensibili anche per l’industria del legno (-3,6%) e la fabbricazione di mobili (-2,4%).
Tra i servizi mostrano trend negativo solamente i ‘trasporti e magazzinaggio’ (-2,0%) e il commercio (-1,0%); tutti gli altri comparti presentano aumenti di imprese. In particolare le maggiori variazioni si riscontrano nella ‘sanità e assistenza sociale privata’ (+5,4%), nei ‘servizi di supporto alle imprese’ (+4,6%) e nella ‘istruzione privata’ (+4,3%).
Tabelle nel file in allegato