Un grande problema per le imprese è quello legato ai tempi di pagamento dei servizi di trasporto: spesso da 90 a 180 giorni di attesa prima di incassare! Questo Governo dovrebbe coerentemente prendersi a cuore anche questa problematica, introducendo innovazioni che producano effetti concreti nella velocizzazione dei tempi di pagamento come quella, ad esempio, di estendere a tutti (oggi condizione valida solo per le imprese in contabilità ordinaria: legge di Bilancio 2017, commi da 17 a 23), la possibilità di pagare le imposte solo al momento in cui viene incassata la fattura e di rendere deducibili le fatture passive solo quando pagate.
L’autotrasporto non merita di essere figlio di un Dio minore, neppure in termini di fatturazione elettronica di carburanti. La proroga al 1° Gennaio 2019 è stata concessa per tutte le imprese che si riforniscono presso distributori stradali di carburanti ma non a quelle che attingono alle cisterne private come nel caso delle numerosissime aziende di autotrasporto che aderiscono a consorzi e cooperative che, oltretutto sono ancora in attesa di avere chiarimenti operativi come nel caso della c.d. “compensazione” (tra la fattura emessa dal consorzio per la vendita del carburante e quella del consorziato per i servizi di trasporto prestati).
Una disparità di trattamento che crea disagi e confusione e che pertanto si chiede di recuperare estendendo la proroga anche a chi effettua il rifornimento presso cisterne private di carburante.