Se ne sta parlando poco, ma dal 1° gennaio del 2024 a tutte le imprese tedesche con oltre mille addetti verrà applicata la legge denominata “Supply chain due diligence act” che impone loro di gestire le questioni sociali e ambientali delle filiere di fornitura e di risponderne, con multe fino al 2% del fatturato globale nel caso di violazioni. Significa che tutte le aziende che lavoreranno direttamente con partner tedeschi dovranno predisporre report per documentare ogni anno che non inquinano, non usano lavoro minorile, non discriminano, pagano salari equi. Stiamo parlando, cioè, di report di sostenibilità e politiche ESG, che peraltro in futuro davvero ravvicinato saranno alla base dei rapporti finanziari con gli istituti di credito. Peraltro, è alle battute finali l’approvazione di una direttiva UE che si chiama “Corporate Sustainability Due Diligence Directive – CSDDD” che ricalcherà in larga parte la legge tedesca e estenderà a tutta la catena del valore (anche i clienti e non solo i fornitori) l’obbligo di rendicontare le proprie performance di sostenibilità.

Di fatto ad essere coinvolti sono tutti i settori: dalla meccanica (automotive innanzitutto) al biomedicale, passando da moda ed agroalimentare.

Ciò che accadrà è che le imprese obbligate alla rendicontazione – attualmente quelle di grandi dimensioni – dovranno aiutare (promuovere, sollecitare, fornire eventuale assistenza) le loro fornitrici a mettersi in regola entro due o tre anni (il termine è attualmente in discussione) trascorsi i quali le imprese tenute alla elaborazione del Report di Sostenibilità devono sostituire le imprese fornitrici non in regola. Per questa ragione saranno numerosissime le imprese coinvolte da questi obblighi.

Attorno a questi temi CNA svilupperà nei prossimi mesi diversi eventi formativi, ma è già operativo un servizio di consulenza in grado di fare le prime valutazioni e fornire l’assistenza che consente di adempiere alle richieste che i committenti hanno già iniziato a formulare ai propri fornitore in materie di sostenibilità.

Maggiori informazioni:

Fabio Casalin

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