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Un settore in crescita, che, malgrado le difficoltà, è uscito qualificato dalla crisi legata alla pandemia.

Sono 486 le imprese di pulizie attive sul territorio modenese, di cui oltre la metà – 288 – contano negli organismi societari almeno una donna e, mentre poco meno di una su quattro conta un socio o un amministratore under 40. Un settore, quindi, dove particolarmente rilevante è la componente sia femminile che di giovani.
Stiamo parlando soprattutto di piccole imprese, visto che la media è di circa 3 dipendenti per aziende, mentre le imprese artigiane sono il 23%.
A livello di diffusione geografica a fare la parte del leone è il capoluogo, dove è attiva un’impresa su tre del settore. Viene poi l’area del Sorbara (94 imprese), seguita dalla zona di Carpi (86) e da quella di Sassuolo (57).
Quello della pulizia è un settore cresciuto molto negli ultimi anni, malgrado la crisi sofferta durante la pandemia, che ha fatto le spese della chiusura dei posti di lavoro e, quindi, del calo della domanda di questo tipo di servizi. Ma proprio la pandemia, con la maggiore cura di questi servizi richiesta dalla lotta al covid, ha rappresentato un fattore di qualificazione per queste imprese, sulle quali pesa più che in altri settori il fattore abusivismo.
Oggi, al pari di altri settori, le difficoltà maggiori si incontrano nella ricerca del personale, insufficiente rispetto alla domanda di mercato.