Eletto ieri (lunedì) all’assemblea quadriennale di categoria svoltasi a Roma
È modenese, per la precisione carpigiano, il presidente degli acconciatori di CNA (oltre 14.200 imprese sull’intero territorio nazionale). Si tratta di Gianni Bassoli (nella foto), da 43 anni, prima lavoratore – dall’età di 14 anni – poi imprenditore del settore, titolare del salone Cap Centre.
Bassoli è stato eletto ieri (lunedì 4 ottobre) all’unanimità nel corso dell’Assemblea Elettiva della categoria, l’appuntamento quadriennale che si è tenuto a Roma alla presenza di una cinquantina di delegati provenienti da tutta Italia.
“Ringrazio i colleghi per la fiducia che è stata accordata alla mia persona, ma anche all’Associazione. In un momento storico caratterizzato da una sfiducia crescente nella rappresentanza, raccogliere il calore e la partecipazione di tanti imprenditori è sicuramente incoraggiante”.
“Assieme ai colleghi – ha continuato Bassoli – cercheremo di ripartire insieme, costruendo, in un confronto continuo con il territorio, una tabella di marcia, andando ad individuare le problematiche più rilevanti che ostacolano la nostra attività e cercando soluzioni ed opportunità condivise”.
Il neopresidente degli acconciatori di CNA, attivo anche nel sociale (da anni è volontario della Croce Rossa di Carpi e segue un progetto per i bambini orfani dell’Angola) al momento della elezione non ha nascosto la propria emozione: “non ho promesse da fare od obiettivi da fissare perché il nostro futuro lo disegneremo e lo costruiremo insieme”, ha concluso nel suo breve saluto.
Ho avuto il piacere di conoscere Gianni e la sua elezione mi soddisfa al 100% . Una persona schietta e trasparente. Chiedo alla presidenza un commento sulla scelta di metodo riguardante i ristori. La regione ER come ritengo le altre e come il governo hanno deciso di aiutare coloro che nel 2020 hanno subito un ammanco di almeno il 30% . Noi siamo rimasti chiusi, tra il 2020 e il 2021 , tre mesi e mezzo . Nei restanti mesi abbiamo lavorato e su quel lavoro abbiamo pagato poi iva e tasse per cui non capisco il riferimento. Quegli enti avrebbero dovuto ristorarci in base ai periodi di chiusura non per la percentuale di guadagno non rientrato. Ritengo sia stata una scelta sbagliata e condizionata da scelte indotte.
Buongiorno Giovanni,
mi permetta innanzitutto di ringraziarla per le belle parole.
Quella a cui lei fa riferimento è un tentativo che abbiamo cercato di portare avanti sino all’ultimo, senza però avere successo.
Mi creda se le dico che sono stati mesi di interlocuzioni con il governo pressanti e a tratti aspre, ma in questo caso non siamo riusciti a raccogliere i risultati sperati.
Il rimborso basato sul calo di fatturato è stato il minimo sindacale, di certo un minimo insufficiente.
Grazie per l’attenzione e la stima, reciproca peraltro.
Buon lavoro.
Gianni Bassoli
Buon giorno
Una settimana fa ho inviato un commento riguardante i ristori. Ora , avuto la risposta eloquente , anche se non soddisfacente, invio un altro problemino che colpisce il nostro settore: il compenso pensionistico. Senza considerare che a una casalinga , che non versa contributi, viene riconosciuto un indennizzo pari a 500 euro, senza considerare gli investimenti che un imprenditore deve affrontare ,senza considerare le assunzioni, senza considerare il sociale e il PIL di cui siamo attori primari, ritengo ci sia riconosciuto un indennizzo pensionistico adeguato al costo della vita. Tante volte abbiamo affrontato questo tema senza mai portar a casa nulla. Lavoriamo più ore di tutti e continuiamo a casa portandoci contabilità e pensieri. Non riceviamo nessun compenso da Inps , noi versiamo e basta. Ci è stata azzerato il valore della nostra licenza …cosa dobbiamo aspettarci ancora ?
Buongiorno Giovanni,
aldilà degli esempi individuali, le differenze previdenziali tra lavoro autonomo e lavoro dipendente il sistema pensionistico è molto più articolato e complesso.
Ad esempio, il confronto che fa rispetto alla pensione delle casalinghe non tiene conto che i 500 euro sono legati ad un reddito familiare inferiore a 27mila euro.
Di certo, i parametri che stanno alla base dei due diversi sistemi andrebbero rivisti adeguandoli al costo della vita e all’aspettativa di vita.
Aggiungiamo una breve riflessione sugli aspetti previdenziali.
La riforma Fornero ha sancito la fine definitiva del metodo retributivo che sopravvive, in parte, solo per chi aveva 18 anni di contributi nel 1995 Ora quindi si applica il metodo contributivo (con le dovute opzioni per chi ha periodi misti) ,una scelta che tiene conto anche dell’allungamento della vita media.
Con questo sistema contributivo l’importo della pensione viene calcolata sui contributi effettivamente versati nel corso della vita lavorativa (cosiddetto “montante contributivo”) poi rivalutato, ma non scendiamo in tecnicismi.
Importa sottolineare quindi lo stretto rapporto fra quanto versato durante la vita lavorativa e l’importo della pensione. Gli ART e COM da anni versano una quota fissa su un minimale reddituale più una quota percentuale sul reddito eccedente il minimale. Se i versamenti previdenziali si attestano sempre sul minimale la pensione che scaturirà si attesterà sui valori minimi, mentre aumenterà con l’aumentare dei redditi dichiarati e dei conseguenti versamenti effettuati.
Rispetto quindi alle pensioni di vecchiaia, anticipate ecc. risulta esservi una coerenza fra tutte le gestioni INPS.
CNA si è da sempre battuta per l’applicazione agli autonomi di aliquote di versamento congrue che possano dare pensioni congrue.
Diverso è il ragionamento su pensioni “sociali”, ovvero importi di natura assistenziale che vengono corrisposti a coloro che non hanno lavorato/versato o non raggiungono il minimo di versamenti necessari per maturare una pensione. Tali prestazioni sono sussidi che trovano la loro copertura nella fiscalità generale dello stato così come altre prestazioni di natura assistenziale come reddito e pensione di cittadinanza.
In ogni caso, se volesse un approfondimento più preciso e mirato, i nostri uffici del patronato rimangono a disposizione.
Cordialmente,
CNA Modena