CNA incontra i sindaci per affrontare le problematiche delle imprese

Michele Peri (nella foto), nuovo presidente della CNA di Guiglia, Zocca e Montese, assieme alla direttrice Susanna Melli, ha incontrato nei giorni scorsi i sindaci dei tre comuni per confrontarsi sulle emergenze del territorio. Un percorso iniziato con il primo cittadino di Guiglia, Iacopo Lagazzi, con il quale è stato affrontato il tema della riqualificazione del Centro Storico, utile anche in un’ottica turistica. Un obiettivo che risente delle difficoltà legate al fatto che Guiglia non viene sempre considerato come comune montano, venendo così escluso da importanti opportunità di finanziamento. È stata invece accolto con favore l’annuncio del sindaco dell’attivazione periodica di consulte con le associazioni di categoria per affrontare i temi economici del territorio.

Il tema della qualificazione turistica è stato affrontato anche con il neoeletto sindaco di Zocca Federico Ropa, al quale Peri ha ribadito il problema della mancanza di discariche per il deposito di inerti edilizi. “Le imprese – ha sottolineato il presidente della CNA locale – ora sono costrette a sobbarcarsi lunghi viaggi per conferire gli inerti, una situazione dannosa sia per l’ambiente (il trasporto implica inquinamento) che per l’aggravio di costi che determina. È necessario trovare soluzioni a questo problema, eventualmente con il coinvolgimento delle tre amministrazioni del territorio”.

Con Matteo Deluca, sindaco di Montese, CNA ha ribadito condivisione per la chiusura della piazza e delle vie del centro nel periodo estivo, “una scelta che fa bene al turismo” ha commentato Peri.

Comune alle tre amministrazioni, il problema della connessione dati. “I lockdown hanno dimostrato quanto le infrastrutture digitali siano utili alle imprese e quanto siano importanti per la competitività del territorio. Siamo consapevoli dell’attenzione che i sindaci pongono a questo problema e per questo diamo la nostra disponibilità ad affiancarli in ogni azione di sollecitazione nei confronti delle autorità e degli enti competenti. Oggi la connessione non è più un vezzo, ma una questione di equità e in questo ambito il nostro territorio è sicuramente svantaggiato: sono troppe le cosiddette zone bianche, quelle dove gli operatori telefonici non intervengono per la scarsa convenienza economica. Quest’ultima, però, non può rappresentare l’unico parametro di valutazione, a meno che non si voglia abbandonare questi territori a loro stessi. Se si vuole impedirne l’abbandono occorre intervenire subito, magari ricorrendo alle risorse messe a disposizione dal PNRR”, conclude Peri.