Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha presentato ieri un nuovo decreto (leggi qui la bozza) che modifica la normativa del Green Pass in modo da contribuire al contrasto alla diffusione del Covid-19.

In particolare, viene introdotto il concetto di Green Pass rafforzato, o Super Green Pass, definito come il certificato la cui validità è riservata solo a coloro che sono guariti o vaccinati. In altre parole, a chi si sottoporrà ad un tampone – rapido o molecolare – con esito negativo, verrà rilasciato un certificato “semplice” che non consentirà tutte le attività che verranno invece concesse ai possessori di Green Pass rafforzato.

Obiettivo del decreto, quello di agire sulla validità del Green Pass e sui controlli per evitare nuove chiusure che non sono quindi previste dalla nuova normativa. Significa che bar, ristoranti, saloni di acconciatura ed estetica, negozi e tutte le altre attività rimaste chiuse durante i precedenti lockdown continueranno a rimanere aperti anche in zona gialla ed arancione.

Durata: la durata del green pass viene ridotta da 12 a 9 mesi, al termine dei quali viene richiesta la terza dose (che può essere somministrata dopo 5 mesi dall’inoculazione della seconda; per i guariti, ai quali è stata somministrata una sola dose, si tratterà ovviamente della seconda) e che protrarrà la validità del green pass di altri nove mesi. Per il Green Pass rafforzato occorre avere ricevuto almeno due dosi dei vaccini che le prevedono.

Lavoro: il decreto interviene estendendo l’obbligo vaccinale per nuove categorie di lavoratori, oltre a quelli del settore sanitario (comprendendo ora anche il personale amministrativo). In particolare, l’obbligo viene esteso al personale del comparto della difesa, della sicurezza e del soccorso pubblico. L’obbligo viene introdotto anche per il personale scolastico (docenti e personale amministrativo), di tutto il percorso obbligatorio, dei servizi scolastici, comprese le scuole non paritarie, ma non le scuole di lingue ed altre attività formative “private”.

Dall’obbligo sono esclusi i contratti esterni.

Nulla cambia nel lavoro privato: in questo caso viene confermata la validità del green pass anche in seguito a tampone rapido (durata 48 ore) o molecolare (72 ore).

Attività aperte al pubblico: dal 6 dicembre 2021 sino al 15 gennaio 2022 solo i possessori di green pass rafforzato potranno accedere a cinema, teatri, eventi sportivi, feste (anche private) e discoteche, bar e ristoranti al chiuso (all’aperto e per il consumo al banco l’accesso rimane libero), cerimonie pubbliche e musei. Il certificato verde “semplice”, cioè quello rilasciato anche in seguito a tampone, diventerà obbligatorio per entrare nei ristoranti degli alberghi anche in qualità di ospiti (attualmente l’accesso era libero) e per accedere negli spogliatoi di palestre ed altre strutture sportive. Nei saloni di bellezza, invece, non è necessario alcun controllo nei confronti dei clienti.

Confermato il possesso del green pass semplice per accedere al trasporto pubblico locale e regionale.

Zona gialla: l’unico vincolo rimane l’obbligo della mascherina anche all’aperto. In queste aree i possessori di green pass semplice potranno continuare ad esercitare tutte le attività consentite in zona bianca. Quindi, non dovrebbero cambiare le capienze degli impianti (ad esempio, cinema e teatri al 100%). Per ciò che riguarda gli spostamenti extra lavorativi e non di necessità, questi saranno consentiti ai soli possessori di certificato rafforzato.

Zona arancione: non scatteranno le chiusure previste. Ciò significa che per i soli possessori di Green Pass rafforzato continueranno a rimanere aperti bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, palestre.

Zona rossa: in questo caso, le limitazioni previste riguardano tutti, a prescindere dal possesso di qualsiasi tipo di green pass.

Controlli: è previsto un potenziamento dei controlli da parte delle autorità. Ogni prefettura dovrà preparare un piano provinciale di verifiche e comunicarne settimanalmente l’andamento al Ministero dell’Interno.