“È un decreto deludente lo Sblocca Cantieri, che introduce correttivi, che possiamo tranquillamente definire peggiorativi, almeno per le piccole imprese. Ci aspettavamo maggiore attenzione alle piccole imprese, costrette ad accedere poco, e con grande difficoltà, al mercato degli appalti pubblici. Nulla di tutto questo, invece. Al Codice degli appalti sono state addirittura introdotte modifiche peggiorative rispetto a quelle inserite nell’ultima Legge di Bilancio.
Non usa mezzi termini Paolo Vincenzi, presidente provinciale di CNA Costruzioni Modena, per commentare le ultime novità sul fronte appalti pubblici.
“In particolare giudichiamo negativamente il ritorno all’affidamento diretto degli appalti sino a 40mila euro, il ricorso alla procedura negoziata con invito ad almeno tre operatori per lavori da 40.000 a 200.000 euro, l’utilizzo della sola procedura aperta per importi da duecentomila euro sino al limite della soglia prevista dalle normative europee. Inoltre, non è stato previsto niente per la suddivisione in lotti dei maxi-appalti e per la valorizzazione delle imprese del territorio. Servono al più presto correttivi, strumenti e soluzioni che evitino alle piccole aziende l’estromissione definitiva dal mercato degli appalti pubblici”.
È vero che il decreto contiene anche misura positive, ma insufficienti a promuovere il provvedimento. “L’eliminazione del divieto di subappalto per gli operatori partecipanti alla gara, l’abrogazione dell’obbligo dell’indicazione di una terna di subappaltatori già in sede di offerta, il fatto che l’affidamento delle prestazioni ai soci di un consorzio aggiudicatario non costituisca subappalto, sono norme positive, ma è troppo poco. Per questo chiediamo interventi tempestivi che possano tutelare le piccole imprese rispetto a quelle di grandi dimensioni, in particolare l’apertura di un tavolo di confronto sul tema del sotto-soglia”, chiosa Vincenzi.