Nei giorni scorsi la presidenza CNA dell’Area Nord Est, assieme a quella provinciale, ha incontrato la giunta dell’Unione dei Comuni del Sorbara per affrontare alcuni dei temi economici che impattano sul territorio, che conta circa 6.000 imprese, di cui il 25% associate alla Confederazione modenese. E rispetto ad alcuni di questi, le sollecitazioni avanzate da CNA prevedono soluzioni semplici e veloci. “Per attuare queste proposte – dice Paolo Casarini, presidente dell’Associazione nell’Area del Sorbara – serve però fare squadra. Per questo abbiamo innanzitutto chiesto la costituzione di una Consulta di Unione delle Attività Economiche e la nascita di tavoli tecnici per affrontare e risolvere alcune problematiche, nonché condividere una visione strategica dell’Area”.
Tavoli che, però, non dovranno rappresentare un mero momento di confronto, ma lo strumento per individuare soluzioni e i metodi per applicarle, a fronte di problemi concreti. A definire questi ultimi è lo stesso Casarini: “nell’Area esiste già un solo Suap, che però deve applicare diversi regolamenti. La prima proposta è di uniformare questi ultimi, a cominciare da quello che riguarda l’acconciatura e l’estetica, ad esempio. Perché non si riesce a capire la differenza che c’è tra un negozio di parrucchiere a Ravarino ed uno a Castelfranco, ad esempio. E un intervento in questo senso dovrebbe essere tanto facile quanto rapido”.
Più difficile, ma non impossibile, è intervenire anche sui regolamenti urbanistici e ambientali. “Le isole ecologiche dell’area hanno orari diversi e diversi sono anche i rifiuti che possono accettare: perché? E lo stesso lavoro di omologazione non si potrebbe fare per i regolamenti tributari?”.
Quindi, uniformare i regolamenti, per intervenire concretamente sulla burocrazia. E, secondo CNA, farlo in modo tempestivo è, tutto sommato, possibile.
“Con lo stesso spirito – continua Casarini – chiediamo di costituire un corpo unico di Polizia Municipale ed una strategia comune per promuovere il territorio e le sue eccellenze”.
Infine, la viabilità: “Ne abbiamo già parlato per Castelfranco, con la necessità di trovare al più presto delle strade alternative o complementari, rispetto alla via Emilia, da e verso Modena, ma sul territorio esistono anche altre criticità. Pensiamo alla Nonantolana, al Canaletto, alle strade provinciali 1 e 568, due vie di comunicazione, queste, estremamente trafficate, ma molto strette ed altrettanto insicure. E, a volte, migliorare la viabilità non significa solo fare strade nuove, ma migliorare quelle esistenti”.
“Siamo consapevoli – chiosa Casarini – che gli investimenti infrastrutturali richiedano tempo e denaro, ma proprio per questo chiediamo subito di intervenire in quegli ambiti dove non sono necessarie risorse, se non la volontà politica. E questo è il caso della burocrazia locale, appunto, che può essere interpretata con un approccio legato alla valorizzazione della cosiddetta area vasta. Insomma, in questa partita CNA è disposta a ricoprire il suo ruolo, consapevoli che si può riuscire a portare a caso il risultato solo se si saprà giocare di squadra”.