Erano più di cento gli imprenditori modenesi tra gli ottocento che hanno preso parte al confronto che si è tenuto all’Arena del Sole di Bologna con i candidati alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna. Un dibattitto che ha consentito all’Associazione di portare all’attenzione di Domenico Battaglia, Simone Benini, Laura Bergamini, Stefano Bonaccini, Lucia Borgonzoni, Marta Collot, Stefano Lugli, le richieste delle piccole imprese. “Temi cari alla piccola impresa, formulati in un vero e proprio accordo di mandato redatto dopo un lungo lavoro di condivisione, frutto del lavoro di circa 600 persone tra imprenditori e funzionari dell’Associazione”, racconta Claudio Medici, vicepresidente regionale e a capo della CNA di Modena.
Gli spunti di riflessione lanciati ai candidati sono stati numerosi: “In Emilia-Romagna – continua Medici – le grandi imprese hanno recuperato i livelli pre-crisi, le medie imprese stanno recuperando, le micro imprese – quelle con meno di 10 addetti – sono ancora lontane dall’aver superato la recessione. Nel 2009 le imprese artigiane, a Modena, erano 23.444; dieci anni dopo ne abbiamo contate 20.503. Significa che sul nostro territorio mancano all’appello 2.941 aziende di questo tipo, che diventano più di 20.000 in Emilia-Romagna. Nonostante ciò, nella nostra regione le imprese con meno di 10 addetti rappresentano il 93% delle imprese, producono il 30% del valore aggiunto e danno un lavoro al 40% degli addetti totali”.
Anche sulle urgenze le idee sono molto chiare. Prosegue così Medici: “Abbiamo invitato i candidati ad entrare in questi ultimi giorni di campagna elettorale in qualche piccola impresa. Per sentirsi raccontare di una PRESSIONE FISCALE opprimente, dal 57% che registriamo a Reggio Emilia al 58% di Modena, per arrivare al 68% di Bologna. Di una BUROCRAZIA che fa passar la voglia di fare Impresa. E che non la fa venire ai giovani che se oggi volessero aprire un’officina, dovrebbero spendere oltre 18.000 € per le oltre 80 pratiche burocratiche necessarie. Per sentirsi dire dagli artigiani che si sentono presi in giro dall’esercito di ABUSIVI che sempre più sfacciatamente fanno concorrenza sleale. Per sentirsi raccontare delle difficoltà di accesso al credito”.
“Per questo – conclude Medici – abbiamo chiesto ai candidati di mettersi nei panni degli artigiani, per elaborare modelli su misura dei cosiddetti piccoli. Investendo ancora di più per mettere le nostre Imprese nelle condizioni di affacciarsi ai MERCATI ESTERI, per creare NUOVE COMPETENZE, per combattere sfide sempre più moderne, come quella di IMPRESA 4.0.
Gli artigiani della nostra Regione vi chiedono di PERMETTERE AL 93% DELLE IMPRESE EMILIANO-ROMAGNOLE di accedere, ad armi pari, al mercato degli appalti pubblici”.
L’Assemblea si è quindi conclusa con la consegna dei premi “Patto per il Lavoro”, assegnati ad un’impresa per ciascuna provincia della nostra Regione che nel triennio 2016-2018 si è particolarmente distinta per la creazione di posti di lavoro, tra le quali la MECCANICA ANSALONI di Nonantola.