La tecnologia Blockchain compie ormai quasi quindici anni, da quando vide la luce, nel 2008, essenzialmente per supportare i Bitcoin e in generale le criptovalute. Tuttavia, ha ben presto trovato applicazioni in molti settori diversi, compresi i servizi finanziari, la logistica, le catena di approvvigionamento, la sanità e le certificazioni dei processi di produzione nell’agroalimentare.

A prescindere dalle tecniche informatiche che ne stanno alla base, è importante sapere che la blockchain di fatto è una rete di computer che può contenere dei dati che nel tempo non potranno più essere modificati. Questi dati sono memorizzati in blocchi. In altre parole, ciascun blocco contiene una serie di dati finiti. I blocchi vengono concatenati grazie ad alcune funzioni matematiche che rendono per definizione immutabile la catena stessa, ecco spiegato il nome ‘blockchain’.

Le informazioni che sono contenute nei blocchi sono definite ‘transazioni’. Attenzione però a non farsi ingannare dalla definizione, che nulla ha a che vedere con aspetti finanziari. Per transazione si intende una operazione che inserisce o aggiorna un dato memorizzato in blockchain, dato che può corrispondere al contenuto di un documento, al passaggio di un prodotto da un attore ad un altro di una supply chain, dalla temperatura di un vettore che deve mantenere integra la catena del freddo, dal numero di pezzi prodotti da una macchina automatica, oppure dalla quantità di acqua utilizzata nell’irrigazione di una coltura in una certa data.

Circostanze, dati appunto, che consentono di “certificare” processi produttivi, logistici, eccetera.

La rete di computer si definisce decentralizzata poiché non vi sono server che contengono i dati e client che li richiedono, ma tutti i computer sono egualmente alla pari e contengono sempre, in maniera sincronizzata, tutti la stessa concatenazione dei blocchi, in altre parole, che contengono tutti le stesse informazioni nello stesso momento. La concatenazione dei blocchi viene definita per questo motivo ‘Registro Distribuito’ (Distributed Ledger).

La Blockchain quindi, in primo luogo, è decentralizzata, il che significa che non c’è un’unica autorità centrale che detiene il controllo sul registro. Ciò significa che le transazioni possono essere effettuate direttamente tra le parti, senza la necessità di intermediari o società di supervisione. Questo rende le transazioni più veloci, più economiche e più sicure, poiché non ci sono intermediari coinvolti che potrebbero compromettere la sicurezza dei dati.

La Blockchain è altamente sicura, grazie alla sua architettura decentralizzata e alla crittografia avanzata utilizzata per proteggere i dati. Poiché i dati sono memorizzati su molti nodi della rete, invece che su un singolo server centrale, la Blockchain è resistente agli attacchi hacker e alla manipolazione dei dati. Inoltre, le transazioni sono crittografate e memorizzate in modo sicuro, garantendo che solo le parti autorizzate possano accedere ai dati.

Infine, la Blockchain è altamente trasparente, poiché tutte le transazioni sono registrate in modo permanente e visibile a tutte le parti interessate. Ciò significa che le transazioni possono essere tracciate e verificate in modo affidabile, senza la necessità di intermediari o controlli esterni. Ciò rende la Blockchain un’opzione attraente per molte industrie, comprese quelle che richiedono elevati standard di trasparenza e responsabilità.

A cosa può servire quindi la Blockchain? Possiamo elencare una serie molto lunga di impieghi della blockchain, a cominciare dal tracciamento dei prodotti lungo la catena di approvvigionamento, dove ciascun passaggio viene fissato in blockchain registrando i due momenti in cui vi è la dichiarazione del passaggio da A a B e la conferma da parte di B di aver ricevuto esattamente ciò che è stato dichiarato da A. Il tutto corredato da certificazione dell’orario ed eventuale delocalizzazione.  Possiamo utilizzare la blockchain anche per memorizzare i dati provenienti dall’attività di una macchina automatica per calcolare l’effettivo utilizzo e la produttività durante questo periodo. Infine, possiamo prendere il caso in cui in blockchain vengono inseriti tutti i dati relativi alla produzione di un certo prodotto dell’agroalimentare compresi i certificati del terreno, delle sementi utilizzate, dell’acqua effettivamente impiegata, della tipologia di contratto utilizzato per i lavoratori coinvolti e garantire quindi la certificazione di un prodotto di altissima qualità in maniera incontrovertibile.

In sintesi, la tecnologia della Blockchain è una soluzione innovativa e altamente sicura per la gestione dei dati e delle transazioni online. Grazie alla sua architettura decentralizzata, alla crittografia avanzata e alla trasparenza, la Blockchain offre una soluzione affidabile e conveniente per molte industrie. Mentre la tecnologia continua a evolversi e a maturare, sono già in essere per il futuro prossimo nuove applicazioni della blockchain.

CNA è in grado di supportare le imprese nell’applicazione di questa tecnologia.

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Fabio Casalin, Responsabile Divisione Consulenza specialistica
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A cura di: IQC Bologna