comprensori sciistici

È davvero stupefacente l’esclusione delle imprese di noleggio sci dal cosiddetto “bando del bianco”, la misura di sostegno alle imprese dei comprensori sciistici che hanno subito nella scorsa stagione, a causa della scarsità di neve, una riduzione del fatturato di almeno il 30% rispetto all’anno precedente.

“Questa esclusione appare ancor più ingiustificata – si legge nella nota della CNA di Modena – considerato che sono, invece, ammessi al beneficio i ristoranti, che risentono sicuramente meno, eccezion fatta di quelli localizzati sulle piste, della scarsità di neve e che quindi ben difficilmente potranno partecipare al bando”. In altre parole, c’è la possibilità che tutte le risorse stanziate non vengano distribuite, il che suonerebbe come una beffa per le imprese escluse. Peraltro, stiamo parlando di una trentina di imprese, quelle dislocati nei comuni sede di comprensori in Regione, quindi con una necessità di risorse sicuramente contenute.

Non è la prima volta che queste imprese non vengono ammesse a questo tipo di ristori. “Me lo ha confermato – chi parla è Paola Quattrini, titolare nel noleggio la Ninpha, che nella stagione 2023 ha visto azzerarsi i propri incassi – la stessa Unioncamere, da me interpellata direttamente in proposito. La risposta, infatti, è stata che le risorse del bando sono assegnate sulla scorta di norme nazionali, oltre alla disponibilità di risorse. Insomma, un balletto di responsabilità che non interviene sulle conseguenze di queste scelte: l’insensata esclusione di imprese la cui attività è connaturata a quella degli impianti di risalita, che sono i beneficiari principi di questi ristori. In compenso, però, al contributo possono accedere le terme…”. E tutto questo, come accennato in precedenza, quando c’è la probabilità che non tutte le risorse vengano assegnate, visto che numerose imprese ammesse – è il caso dei ristoranti – non potranno rispettare i parametri previsti, ovvero la riduzione del 30% dei ricavi rispetto all’anno precedente.

“È un vero peccato, anche perché ci sarebbe ancora tempo – il bando apre il 9 novembre – per intervenire. In caso contrario, verrebbe certificata l’esistenza di imprese di serie A e serie B”, chiosa la nota di CNA.