Un mestiere importante per la sicurezza a corto di personale specializzato

Nonostante il miglioramento dei fatturati, precipitati durante la pandemia, il settore dell’autoriparazione sta continuando a crescere per effetto della stagnazione del mercato delle auto nuove e dei lunghi tempi di consegna – da sei mesi un anno – di queste ultime.  Difficoltà che sono fotografate dal calo delle immatricolazioni, che ha dato nuova linfa, oltre che al mercato dell’autoriparazione, anche a quello dell’usato.

“Siamo di fronte ad un parco macchine sostanzialmente invariato – commenta Mirko Marchetti, presidente coordinatore di CNA Servizi alla Comunità Modena e presidente dei meccatronici – ma che propone vetture vecchie che necessitano d’interventi manutentivi per la loro efficienza e sicurezza. Inoltre, si riscontra una grande necessità di personale qualificato”.

“La carenza di manodopera preparata è un problema trasversale anche in altri comparti – afferma – è ormai all’ordine del giorno reperire forza lavoro specializzata e la situazione preoccupa al pari delle questioni economiche e dell’inflazione. Per il settore dell’autoriparazione – continua Marchetti – sta diventando una vera e propria urgenza, considerando anche che molti operatori sono prossimi alla pensione e questo influenzerà sul ricambio generazionale e la sopravvivenza di varie imprese avviate”.

“Tra le molteplici ragioni della mancanza di manodopera in particolare, nell’autoriparazione, mancano tecnici qualificati con competenze meccaniche, elettroniche e con conoscenze tecniche di carrozzeria. Figure che siano capaci di confrontarsi con nuove modalità di lavoro sempre più complesse, tecnologiche e digitali. Pensiamo alla transizione ecologica, con la crescente diffusione di auto ibride ed elettriche, che impone ai professionisti del settore un intenso lavoro di aggiornamento tecnico anche ai fini della sicurezza del lavoro. Proprio per questo è in partenza un corso con questo obiettivo”.

I nuovi materiali, motorizzazioni, sistemi di alimentazione e soprattutto tecnologie elettroniche, richiederanno operatori con elevatissime competenze capaci di operare su più livelli, in grado di intervenire su un parco circolante più caleidoscopico di marche e modelli. Basti pensare che, dal 2022, sulle nuove vetture prodotte sono obbligatori i sistemi ADAC (assistenza alla guida).

“L’autoriparatore è una professione importante e per questo la presenza capillare sul territorio di centri di assistenza sarà fondamentale per garantire la sicurezza degli autoveicoli.

Per discutere questi temi CNA ha organizzato una serie di incontri sul territorio, iniziative iniziate nei giorni scorsi a Carpi e Sassuolo e che nel mese di febbraio a Modena (mercoledì 15), Vignola (mercoledì 22), Concordia (giovedì 23), Bomporto (martedì 28), Castelfranco (1 marzo), Pavullo (9 marzo).