“Stiamo affrontando un momento cruciale del passaggio parlamentare sulla riforma del Codice Appalti, è necessario quindi tenere ben presenti alcune priorità su cui intervenire per evitare che sia ridotta in maniera sostanziale sia la portata della riforma sia, soprattutto, uno dei suoi punti chiave: la rimozione degli ostacoli all’accesso delle piccole imprese agli appalti pubblici”, afferma Paolo Vincenzi, Presidente di CNA Costruzioni Modena.

“CNA Costruzioni considera, inoltre, di vitale importanza la determinazione del livello massimo della quota di opere da poter subappaltare – dichiara Vincenzi – che altrimenti penalizzerebbe fortemente proprio le micro e piccole imprese a cui viene affidata la realizzazione effettiva dei lavori.

Dobbiamo anche prestare maggiore attenzione ai consorzi, uno strumento fondamentale per consentire la partecipazione delle piccole imprese al mercato degli appalti pubblici. La riforma, purtroppo, al momento prevede solo un breve articolo e rinvia tutto alla regolamentazione successiva.

La riduzione degli articoli del Codice Appalti da 800 a circa 200 è da considerare, in linea di massima, positivamente – afferma il Presidente di CNA Costruzioni Modena – perché rivolta a una decisa semplificazione. Tuttavia, il fatto che sia in gran parte rimandata a successivi interventi, decreti e linee guida, senza un dialogo diretto con i soggetti interessati, desta alcuni dubbi. Per questo motivo, CNA Costruzioni ritiene indispensabile – conclude Vincenzi – che sia previsto il coinvolgimento delle rappresentanze delle Pmi in fase attuativa della riforma”.