Quattro ministri sono stati invitati dalla CNA a discutere i temi delle piccole imprese in un capannone. Quasi una celebrazione del desiderio di riscatto – e della capacità di non arrendersi – dell’Italia che ogni giorno produce e lavora.
Maria Elena Boschi, Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Gian Luca Galletti, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Andrea Orlando, Ministro della Giustizia e Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, sabato 29 novembre nella mattinata saranno a Mirandola (Modena), in via Galileo Barbi 3, per intervenire alla tavola rotonda che si svolge nell’ambito dei lavori dell’Assemblea Nazionale della CNA, che quest’anno si tiene nel capannone della PTL, uno stabilimento metalmeccanico ricostruito a tempo di record nel cuore dell’Emilia Romagna colpita dal terremoto.
La tavola rotonda avrà inizio al termine dell’intervento del Presidente della CNA, Daniele Vaccarino (i lavori inizieranno alle ore 10.30 circa).
“Abbiamo scelto un capannone come luogo simbolo nel quale riconoscersi – spiega Daniele Vaccarino – Gli artigiani e i piccoli imprenditori, che in questi anni hanno combattuto la crisi, continuano a lavorare con determinazione per produrre reddito, lavoro e ricchezza per il loro territorio e per l’Italia. I principali ostacoli da rimuovere al più presto per far ripartire la crescita li conosciamo bene: una burocrazia asfissiante, un credito oggi praticamente inesistente, una pressione fiscale da record mondiale. A Mirandola chiederemo al Governo e alla politica le risposte”.
“Per la nostra comunità – aggiunge Umberto Venturi, presidente di CNA Modena – è un privilegio essere stata scelta come esempio di capacità e abnegazione, ma l’organizzazione dell’Assemblea Nazionale, la più importante assise di CNA, rappresenta un segnale di attenzione per le difficoltà ancora legate alla ricostruzione. Un messaggio che vale anche per quelle centinaia e centinaia di imprenditori colpiti da quelle calamità naturali che troppo spesso accadono nel nostro Paese”.
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