Sulle problematiche già sollevate da CNA Modena con un comunicato del 23 ottobre, la nostra Associazione, congiuntamente alle principali Associazioni Provinciali e le Organizzazioni Sindacali della filiera delle Costruzioni di Modena (AGCI, ANCE, Confapi Aniem,  Confcooperative, Lapam Confartigianato, Legacoop, Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil) ha elaborato un comunicato e indetto una conferenza stampa (in programma per mercoledì 15 novembre) per illustrare la situazione sul territorio ed esporre le gravi ripercussioni socio-economiche che si prospettano in caso di mancata proroga del 110% sui condomini, in scadenza al 31 dicembre (da gennaio, lo ricordiamo, è previsto un decalage con aliquota al 70%).

Nel comunicato, quindi, viene condivisa la necessità di individuare una rapida soluzione per i cantieri ancora in corso del Superbonus che, anche in virtù del caos normativo e applicativo dello strumento, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile, nonché di chiudere la stagione del 110% per aprire una riflessione seria sul futuro dell’efficientamento degli edifici in Italia, in particolare per le famiglie meno abbienti.

Per recuperare i ritardi accumulati è assolutamente necessaria una proroga tale da permettere una conclusione ordinata alla misura, che eviti la perdita improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro causata dalla sicura interruzione di migliaia di cantieri che potrebbe derivare dall’insorgere di un enorme contenzioso tra condomìni e imprese e scongiuri la corsa forsennata già in atto per finire i lavori, con conseguente rischio sia per la sicurezza dei lavoratori coinvolti sia per la qualità degli interventi eseguiti.

Una proroga, limitata ai soli interventi che dimostrino un concreto avanzamento del cantiere, potrebbe consentire di risolvere tutti questi problemi con un costo contenuto per le casse dello Stato di gran lunga inferiore a quello del caos sociale ed economico che si determinerebbe lasciando invariata la scadenza a dicembre.

La Legge di Bilancio per il 2024, in discussione al Parlamento ma la cui bozza al momento non affronta la problematica, deve dare soluzioni concrete a un problema che, anche nel nostro territorio, riguarda da vicino migliaia di cittadini, famiglie e imprese che, sul tema, si aspettano dalla politica e dalle Istituzioni una soluzione efficacie e definitiva.