La Commissione di esperti degli studi di settore si è riunita il 2 dicembre 2015 per approvare la revisione dei 70 studi di settore da applicare nella nuova versione già dal periodo d’imposta 2015.
Oltre a sottolineare alcune criticità (che hanno portato a non votare per la revisione di alcuni studi di settore riguardanti l’edilizia, l’attività immobiliare e le software house) è stato dato un ok preliminare alla predisposizione dei correttivi congiunturali agli studi di settore, a valere sull’anno 2015, sebbene con riserbo. Altri impegni, importanti, sono stati:
- rivedere gli indicatori di coerenza rilevanti per l’applicazione della norma che impedisce all’Agenzia delle Entrate di effettuare altri accertamenti basati su presunzioni diverse dagli studi di settore;
- ridurre le informazioni da indicare nei modelli, tuttavia senza far perdere allo strumento precisione della stima dei ricavi di congruità.
In particolare, l’approvazione è avvenuta a maggioranza per tutti gli studi nonostante l’assenza dei correttivi crisi, la cui necessità di introduzione è stata però fortemente ribadita da tutte le associazioni presenti in Commissione. Nel merito CNA si è astenuta, non votando a favore dell’approvazione della revisione, per gli studi WG69U (edilizia delle costruzioni), WG40U (immobiliari di compravendita e gestione immobiliare) e YG66U (software house e attività connesse – ICT). Le motivazioni dell’astensione risiedono nell’impossibilità di valutare in modo più complessivo, sull’intera platea dei contribuenti, le nuove metodologie di stima dei ricavi e degli effetti dell’applicazione dei correttivi per la crisi.
A tale proposito la Commissione ha approvato il percorso metodologico di costruzione dei correttivi crisi. I risultati e gli effetti complessivi sugli studi dell’applicazione di tale nuova metodologia saranno presentati a marzo 2016 alla Commissione di esperti, la quale potrà esprimere il suo parere circa la loro efficacia. Qualora il parere fosse positivo, la nuova metodologia dovrebbe consentire l’anticipazione del rilascio delle procedure di Gerico in tempi più brevi rispetto agli scorsi anni, tali da consentirne il rilascio entro il mese di aprile 2016.
Nel merito dei contenuti delle osservazioni e dei pareri espressi in Commissione esperti, si rimanda alla documentazione ufficiale che a breve sarà messa a disposizione dalla stessa Agenzia. Tuttavia, preme sottolineare come siano state ribadite le criticità su specifici indicatori di coerenza, già segnalate in sede di riunioni dei singoli studi e portate già all’attenzione del Direttore Centrale per l’accertamento dell’Agenzia delle entrate da Rete Imprese Italia, con una specifica nota del 5 novembre scorso. Ci si riferisce agli indicatori relativi al “Valore Aggiunto lordo per addetto”, al “Margine per addetto non dipendente” e all’“indice di copertura dei beni di terzi e degli ammortamenti”.
Le Associazioni e gli ordini professionali della Commissione non hanno ritenuto sufficienti le giustificazioni addotte dall’Agenzia e hanno ribadito la necessità di interventi volti a superare le problematiche poste. L’Agenzia e Sose, quale partner tecnologico, si sono resi disponibili a riconsiderare la questione che, tempi tecnici permettendo, possa trovare un a soluzione anche con effetti già dal periodo d’imposta 2016. Si ricorda, infatti, che tali indicatori sono stati voluti dall’Agenzia delle Entrate per ottenere una maggiore selettività degli esiti degli studi, al fine di ridurre la platea dei soggetti destinatari dei benefici del sistema premiale.
L’ulteriore generalizzata osservazione e richiesta delle Associazioni, fatta propria dalla Commissione di esperti, è la necessità di introdurre una forte semplificazione dei modelli degli studi, con riduzione del numero dei dati richiesti nei modelli e conseguente eliminazione di tutti quelli che non rilevano ai fini della formazione dei gruppi omogenei (cd.cluster) e della stima dei ricavi. Tale percorso di semplificazione inizierà già su alcuni dati dei modelli relativi al 2015.
Nel corso del 2016, inizierà inoltre un percorso, parallelo alle revisioni ordinariamente previste, che vedrà la sperimentazione su un gruppo di studi in revisione di un nuova metodologia di costruzione degli studi stessi che dovrebbe portare alla riduzione del numero degli studi e dei cluster, oltre che del numero di informazioni necessarie per la loro costruzione. Tale nuova metodologia sarà oggetto di specifica presentazione da parte di Sose nei primi mesi del 2016 affinché possa vedere coinvolte le Associazioni in un percorso imprescindibile di compliance.
La Commissione ha infine approvato l’aggiornamento delle “territorialità” applicate agli studi revisionati nel corso del 2015 e l’elenco degli studi che saranno oggetto di revisione nel corso del 2016.