È stata istituita, presso l’ufficio legislativo del ministero della Giustizia, la Commissione di studio per l’elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei reati in materia agroalimentare. “Un fenomeno sempre più diffuso che mina l’eccellenza del made in Italy nel settore enogastronomico e favorisce l’infiltrazione di organizzazioni criminali in questo importante settore economico”.
Le proposte dovranno essere predisposte entro il 31 luglio 2015.
Il gruppo di lavoro, guidato dall’ex procuratore di Torino, Giancarlo Caselli, è composto da: Alessandro Berardi, professore ordinario di diritto penale dell’Università di Ferrara; Alberto Gargani, professore ordinario di diritto penale dell’Università di Pisa; Pierluigi Di Stefano, consigliere della Corte di cassazione; Massimo Donini, professore ordinario di diritto penale dell’Università di Modena; Raffaele Guariniello, sostituto procuratore presso il Tribunale di Torino; Stefano Masini, membro dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare; Aldo Natalini, sostituto procuratore presso il Tribunale di Siena; Vincenzo Pacileo, sostituto procuratore presso il Tribunale di Torino; Cesare Patrone, capo del Corpo forestale dello Stato; Cosimo Piccinno, comandante dei Carabinieri per la tutela della salute; Vincenzo Paticchio, comandante del Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente e Mario Monopoli, funzionario del Mipaaf.