Il COBAT (Consorzio Obbligatorio Batterie) che si occupa principalmente del recupero e dello smaltimento degli accumulatori e pile in generale, ha recentemente diramato una nota informativa nella quale richiama gli obblighi cui sono tenti i produttori e importatori di questi prodotti ai sensi del DLGS 20/11/2008 N. 188 in attuazione della Direttiva 2006/66/CE. La nota rimarca il fatto che è aumentata la quota di mancato pagamento del contributo di smaltimento previsto dalla normativa di cui sopra.
Riassumendo, ricordiamo che i principali soggetti obbligati a sottostare alle stringenti norme previste, sono i PRODUTTORI e gli IMPORTATORI di pile, accumulatori ecc.
Ci soffermiamo in particolare sulla figura dell’IMPORTATORE, in quanto tale veste è assunta anche dall’autofficina che seppure occasionalmente effettua acquisti di tali prodotti, in particolare batterie per autoveicoli, direttamente da fornitori stranieri anche a mezzo INTERNET.
In questa fattispecie l’autofficina deve sottostare agli adempimenti previsti e versare il contributo ambientale COBAT che poi recupera in fase di vendita, evidenziandolo sulla documentazione fiscale.

Fino ad oggi questo aspetto, non è mai stato trattato in maniera approfondita in quando di norma le autofficine si riforniscono da distributori o produttori italiani. Con l’avvento del cosiddetto e-commerce non possiamo escludere che questo comportamento sia in rapida crescita. D’altra parte è presumibile che il COBAT non si sarebbe mosso se non avesse rilevato un significativo calo degli introiti derivanti dal mancato pagamento del contributo ambientale previsto.

Il messaggio quindi è quello di ricordare a coloro che effettuano acquisti di Batterie Pile, Accumulatori all’estero anche via internet, che devono rispettare gli adempimenti del Registro nazionale dei produttori in base ai quali i produttori/importatori tenuti al finanziamento della raccolta e trattamento di tali rifiuti, sono inseriti in un apposito registro nazionale.
L’iscrizione è effettuabile solo in forma telematica presso la CCIAA di competenza, è necessaria per poter immettere prodotti sul mercato, deve essere eseguita prima dell’inizio dell’attività e prevede il pagamento di un corrispettivo annuale. Entro il 31 marzo di ogni anno, i produttori/importatori comunicano alle CCIAA i dati relativi alle pile ed agli accumulatori immessi sul mercato l’anno precedente.
Ad ogni iscritto viene rilasciato il corrispondente numero d’iscrizione che, entro 30 giorni dal suo rilascio, deve essere riportato in tutti i documenti di trasporto e nelle fatture commerciali.
ISPRA (ex APAT) può effettuare controlli a campione sui produttori/importatori, per verificarne il corretto comportamento in merito all’iscrizione ed alle informazioni comunicate.
Per gli inadempienti sono previste elevate sanzioni pecuniarie.

Sul sito http://www.registropile.it/ sono visionabili ulteriori informazioni.

In ogni caso, è possibile rivolgersi a Giulia Ielo di ASQ, tel. 059 7409024, e-mail asq.giulia@mo.cna.it