La riforma dello sport prevede che, con decorrenza dal 1° luglio 2023, i compensi sportivi percepiti nell’area del dilettantismo non costituiscono base imponibile ai fini fiscali IRPEF, fino all’importo complessivo annuo di 15.000 euro.

Per risolvere le ovvie problematiche operative e giuridiche derivanti dalla condizione che un percipiente potesse, nello stesso periodo d’imposta, essere assoggettato a due diverse discipline (quella attuale del TUIR che prevede l’esenzione IRPEF fino a 10.000 fino al 30 giugno e quella prevista nella riforma del D.lgs. n. 36/202 che prevede l’esenzione fino a 15.000 dal 1° luglio), la legge di conversione del decreto Milleproroghe (in G.U. del 28/02/2023) fissa la soglia di esenzione a 15.000 euro l’anno per i compensi percepiti per tutto il 2023.

Viene comunque confermata l’abrogazione dal prossimo 1° luglio della disciplina sui compensi sportivi che costituiscono redditi diversi e la entrata in vigore del “LAVORO SPORTIVO”.

Si ricorda che, come nell’attuale regime dei “compensi agli sportivi dilettanti”, all’atto del pagamento ogni percipiente deve rilasciare autocertificazione attestante che l’ammontare dei compensi percepiti nell’anno solare consenta l’applicazione dell’esenzione.