La Corte dei conti ha licenziato il decreto dei Beni culturali con le modalità per riconoscere il bonus fiscale e con la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» le nuove agevolazioni si avviano a diventare operative.

Il beneficio è stato introdotto dal decreto legge Cultura 83/2014, che ha messo a disposizione 20 milioni per il 2015 e 50 per ciascuno dei prossimi due anni a chi ammoderna le strutture ricettive.

Sui costi sostenuti dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 è riconosciuto a ciascun intervento un credito d’imposta del 30%, fino a un massimo di 200mila euro, da ripartire in tre quote annuali di pari importo.

Il decreto specifica la tipologia di strutture che possono accedere allo sconto: alberghi, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi; tutte le strutture devono essere esistenti al 1° gennaio 2012.
Inoltre, individua i lavori agevolabili; tra gli altri: restauro e risanamento, ristrutturazione, frazionamento e accorpamento di unità immobiliari, eliminazione delle barriere architettoniche, risparmio energetico, acquisto di mobili e componenti d’arredo.

Infine, fissa le modalità per usufruire del bonus: domanda, da presentare tra il 1° gennaio e il 28 febbraio dell’anno successivo alle spese (per le spese del 2014 la scadenza dovrà essere definita da apposito provvedimento ministriale), ai Beni culturali, che assegnerà le risorse secondo l’ordine di presentazione delle richieste.

Fonte: Il Sole 24 Ore