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Recovery fund: le richieste CNA per il turismo

Il Next generation EU è lo strumento europeo per la ripresa approvato dal Consiglio europeo straordinario del 21 luglio 2020. I Capi di Stato e di Governo europei hanno previsto di incrementare il bilancio su base temporanea tramite nuovi finanziamenti raccolti sui mercati finanziari per un ammontare pari a 750 miliardi di euro (390 di contributi a fondo perduto e 360 di prestiti).

L’Italia conterà su 65,456 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto: il 70% delle allocazioni delle risorse, cioè 44,724 miliardi, è riferito agli impegni per progetti 2021-2022, il resto, cioè 20,732 miliardi, è riferito agli impegni relativi al 2023.
Nel complesso la “quota” italiana è di circa 209 miliardi ripartiti in 81,4 miliardi in sussidi e 127,4 miliardi in prestiti.

 

Sostegno alle attività stagionali

CNA ritiene che nella destinazione delle risorse, si debba tenere necessariamente conto delle attività a carattere stagionale, totalmente penalizzate sul fronte dei ristori per l’anno 2020. Fra queste attività annoveriamo in particolare le filiere del turismo sulla neve, le filiere del turismo congressuale e fieristico, le filiere ricettive costiere. Sarebbe inoltre opportuno che al mondo delle fiere ed eventi venisse collegato uno specifico intervento sul fronte delle Cerimonie civili e religiose che fanno da traino per tutta una filiera alquanto variegata comprendente tutta una serie di attività (fiorai, fotografi, pasticcerie, catering, abbigliamento, ecc).

 

Rinnovo delle strutture ricettive

Per un rilancio della nostra offerta turistica su tutto il territorio regionale occorre garantire un rinnovamento delle strutture ricettive (alberghiere ed extralberghiere) grazie ad un’estensione del bonus 110% anche a questa categoria. Le strutture della nostra regione erano in parte già datate e ora ancor più le richieste del mercato impongono la capacità di garantire nuovi e più alti standard in termini di innovazione energetica, ecologica e digitale.

 

La balneazione in sicurezza

Per quanto attiene il mondo della balneazione, perno essenziale dell’economia sui 110 chilometri di costa regionale, parte dei fondi devono essere destinati alle imprese per investimenti finalizzati ad adeguare le strutture ad una vacanza sicura sia per l’immediato, sia in prospettiva futura, e promuovere le proprie particolarità indipendentemente dalle forme pubblicitarie adottate dalla Cabina di regia Turistica.

 

Le infrastrutture

A livello di infrastrutture, in attesa dell’auspicata unione delle Fiere di Rimini e Bologna, è forte l’esigenza di un collegamento rapido fra i due poli, come ad esempio un treno ad alta velocità. In termini di collegamenti infrastrutturali resta l’annoso tema di far transitare la linea ferroviaria Rimini-Ravenna nei territori al di fuori della fascia costiera essendo, tale linea, una barriera fisica divisoria che taglia in due in maniera netta tutti i territori dei comuni costieri, permettendo finalmente di poter realizzare effettivamente un trasporto rapido di costa (solo persone e non merci) più funzionale, moderno ed a basso impatto ambientale.

 

Valorizzazione delle eccellenze locali e del marchio Emilia

L’area nord-occidentale della regione offre importanti spunti di valorizzazione in chiave turistica, collegabili alle già sviluppate evocazioni della Motor Valley e Food Valley, al circuito dei Castelli, ai Cammini riconosciuti. A tal fine si propongono:

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