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Riforma dello sport: adeguamento degli statuti

Il Decreto Legislativo 36/2021 ( “Riforma del lavoro sportivo”) ha stabilito, tra le altre tante novità, che gli statuti delle associazioni e società sportive dilettantistiche debbano contenere alcuni elementi fondamentali al fine del riconoscimento sportivo; tale riconoscimento, come ormai noto, avviene attraverso l’iscrizione nel Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD) a cura degli ENTI nazionali affilianti.

Tra gli elementi principali che lo statuto di una ASD o SSD deve contenere riguarda la previsione che l’associazione o la società svolgano  “….in via stabile e principale l’organizzare e gestione di attività sportive dilettantistiche, comprese la formazione, la didattica, la preparazione e l’assistenza all’attività sportiva dilettantistica”.

N.B Taluni elementi dovranno essere implementati anche negli statuti degli Enti del Terzo Settore iscritti nel RUNTS qualora svolgano, tra le attività di interesse generale, anche “l’organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche” e quindi essere iscritti anche nel RASD.

La questione riguarda sicuramente le tempistiche con le quali le ASD e SSD, dovrebbero modificare il proprio statuto inserendo le “clausole” previste dalla norma; a rigor di logica, lo statuto dovrebbe essere in regola almeno prima dell’entrata in vigore della D.lgs. 36  e cioè entro il 1° luglio 2023.

A tal proposito, sono state avanzate alcune proposte agevolative relative proprio al tema della modifica dello statuto; tali emendamenti di semplificazione mutuano da loro origine dalle semplificazioni previsti per le Associazioni di Promozione sociale e  le Organizzazioni di Volontariato, nella fase di trasmigrazione nel RUNTS (assemblea ordinaria, esenzione dall’imposta di bollo, ecc..)

Per ora, in mancanza di tali auspicate agevolazioni,

Per quanto concerne invece l’imposta di bollo, le associazioni e società sportive dilettantistiche regolarmente iscritte nel RASD, sono già esenti.

Si ricorda che l’attuale regolamento di funzionamento del RASD prevede, tra l’altro, anche il deposito dello statuto vigente e dell’Atto costitutivo o, nel caso di non reperimento dello stesso, una dichiarazione sostitutiva.

Se la ASD è anche iscritta nel RUNTS occorrerà inoltre depositare il nuovo statuto sulla piattaforma del RUNTS entro 30 giorni dalla sua modifica.

N.B. In caso le ASD e SSD abbiano necessità di assistenza per ottemperare a questi nuovi (ulteriori) obblighi, CNA è a disposizione.

Per maggiori informazioni potete contattare:

Paola Nizzi 

pnizzi@mo.cna.it

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