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Le officine in regione bloccate sulle revisioni per le proteste in Motorizzazione

Anche in diverse città dell’Emilia-Romagna, come in altre città italiane, molte officine lamentano i forti disagi e i blocchi delle revisioni in 870/86 dei mezzi pesanti (sedute esterne presso i Centri autorizzati), a causa delle iniziative di protesta dei dipendenti della Motorizzazione civile.

Attualmente alcune Circolari in emanazione dai vertici della Motorizzazione stanno creando confusione sull’operatività di un sistema che stava seguendo un percorso di privatizzazione, comunque confutabile, anticipando la possibilità di utilizzare i pochissimi nuovi Ispettori iscritti al RUI e non garantendo il fabbisogno delle revisioni.

La scarsità ad oggi del numero di questi Ispettori non riesce a soddisfare il fabbisogno attuale di revisione di tutte le tipologie di veicoli, inoltre ad es. le revisioni di autobus, di veicoli trasporto merci pericolose (Adr), di veicoli trasporto merci in regime controllato (ATP) non possono essere comunque svolte dagli stessi ispettori nelle sedi esterne, ma solo dai funzionari della Motorizzazione, con ulteriori disagi.

Il Presidente regionale mestiere Meccatronici e Presidente Coordinatore dell’Unione Servizi alla Comunità di CNA Emilia-Romagna Rudi Pozzetto, denuncia:

Le Motorizzazioni civili della nostra Regione, come Bologna, Ferrara, Ravenna, ecc., precludono la possibilità di assegnare le sedute di revisione fuori sede, per il mese di marzo, dove alcune già da Febbraio hanno attivato la fase di protesta. Le nostre officine già provate per i ritardi ormai cronicizzatisi dalla pandemia e dai forti ritardi delle materie prime, chiedono che queste proteste non inficino ulteriormente la situazione in stallo dell’indotto, con conseguenze molto gravi da un punto di vista della sicurezza per i cittadini, ma anche economico per le imprese del settore.

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