Site icon CNA Modena

Appalti pubblici, obbligatoria la relazione di genere

Come noto, il Decreto Semplificazioni aveva introdotto l’obbligo per le aziende che intendono partecipare a bandi di appalto pubblici, finanziati in tutto o in parte con risorse del PNRR o PNC, di presentare alla stazione appaltante la documentazione relativa alla situazione aziendale in merito alle pari opportunità, sia generazionali che di genere, e all’inclusione lavorativa dei disabili.

In particolare, in relazione alla parità di genere, il legislatore aveva distinto due casistiche tra aziende con +50 dipendenti e aziende tra 15 e 50 dipendenti.

Aziende con +50 dipendenti

Adempimenti:

presentazione di:

Termine di consegna:

al momento della domanda di partecipazione alla gara di appalto, a pena di esclusione.

Aziende tra 15 e 50 dipendenti

Adempimenti:

Presentazione di:

Termine di consegna:

entro 6 mesi dalla conclusione del contratto di appalto.

La riforma del Codice degli appalti pubblici ha esteso tali prescrizioni a tutti gli appalti pubblici, includendo quindi anche quelli NON finanziati con risorse provenienti dal PNRR.

Pertanto, a decorrere dal 1° aprile 2023, le imprese che intendono partecipare a gare pubbliche e concessioni dovranno svolgere tempestivamente e correttamente gli adempimenti che la legge prescrive in materia di rapporto sulla situazione del personale e relazione di genere sulla situazione del personale.

Tale estensione normativa comporta il coinvolgimento nell’adempimento di un numero maggiore di aziende.

In particolare, le aziende tra 15 e 50 dipendenti dovranno attivarsi per predisporre la relazione di genere e consegnarla entro 6 mesi dalla conclusione del contratto di appalto. Tale relazione dovrà essere redatta per ogni casistica in base alla specifica situazione aziendale. Qualora le aziende abbiano necessità di supporto per tale adempimento, potete rivolgervi alle sedi CNA di riferimento.

 

 

Exit mobile version