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Appalti pubblici: legittima la procedura aperta o ristretta negli affidamenti sotto soglia UE

Con circolare 298 del 20 novembre 2023 il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha fornito chiarimenti interpretativi in merito alla possibilità di ricorrere alle procedure ordinarie nell’ambito degli affidamenti ex art. 50 del D. Lgs. n. 36/2023 Codice dei contratti pubblici che disciplina le procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie definite dall’art. 14 del medesimo decreto.

Il chiarimento, precisa la circolare ministeriale, fornisce interpretazione e applicazione dei principi e delle regole della normativa di settore dell’Unione europea e si pone in continuità con le semplificazioni introdotte dai decreti-legge (semplificazioni) n.76 del 2020 e n. 77 del 2021 laddove si individuavano le soglie di affidamenti al di sotto delle quali possono essere utilizzate procedure ritenute idonee a soddisfare le esigenze di celerità e semplificazione nella selezione dell’operatore economico.

Tale previsione, in applicazione del principio del ‘risultato’ di cui all’art. 1 del Codice, costituisce a sua volta attuazione del principio del ‘buon andamento’ e dei correlati principi di ‘efficienza’, ‘efficacia’ ed ‘economicità’ nell’interesse della comunità e per il raggiungimento degli obiettivi dell’UE.

Al contempo, afferma la circolare ministeriale, viene fatta salva la possibilità di ricorrere alle procedure ordinarie anche negli affidamenti dei contratti di lavori, servizi e forniture di importi inferiori alle soglie UE, rinvenendo la legittimità nel richiamo specifico di cui al comma 1° dell’art. 48 del Codice che, nel dettare la disciplina comune applicabile ai contratti sotto-soglia, richiama accanto al principio del risultato tutti i principi contenuti nel Titolo I della Parte I del Primo Libro del Codice.

In tal senso, l’affidamento e l’esecuzione dei contratti sottosoglia devono ispirarsi ai principi comuni che riguardano tutti gli affidamenti delle stazioni appaltanti, a prescindere dal loro importo.

Circolare MIT 298 del 20 novembre 2023

L’art. 50, D.Lgs. 36/23 disciplina le procedure per gli affidamenti dei contratti c.d. sottosoglia, prevedendo che – con salvezza della normativa in materia di aggregazioni e centralizzazione delle committenze (art. 62) e di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza (art. 63) le stazioni appaltanti procedono all’affidamento dei contratti mediante

 

Affidamento diretto (co.1)

a)            Lavori

importo < 150 mila euro senza consultazione di più operatori economici,

a soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione

b)           Servizi e forniture (compresi i servizi di ingegneria e architettura e attività di progettazione)

importo < 140 mila euro senza consultazione di più operatori economici,

a soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione

 

Procedura negoziata senza bando (co.1)

c)            Lavori

Importo pari o > 150 mila euro e < 1 milione di euro,

previa consultazione di almeno 5 operatori economici

d)           Importo pari o > 1 milione di euro e sino alle soglie UE (art. 14),

previa consultazione di almeno 10 operatori economici

e)            Servizi e forniture (compresi i servizi di ingegneria e architettura e attività di progettazione)

Importo > 140 mila euro e sino alle soglie UE (art. 14),

previa consultazione di almeno 5 operatori economici.

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