Una collaborazione nata a Modena ed estesa a tutta la Regione, che consente alle piccole e medie imprese agroalimentari di avere un importante supporto in materia di diritto e sicurezza agroalimentare. È stata, infatti, presentata ieri a Bologna la partnership fra CNA Emilia-Romagna e il Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza Alimentare (CRISA) per la formazione e consulenza in diritto agroalimentare a favore delle piccole e medie imprese agroalimentari del territorio emiliano-romagnolo. L’iniziativa è il frutto della dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che riunisce competenze specialistiche di tipo giuridico e tecnico-scientifico, con l’obiettivo di offrire alle aziende un sostegno completo e qualificato.

Il diritto alimentare, peraltro, è un ambito di vitale importante per le imprese, come ha sottolineato Laisa Rinaldi, Presidente Coordinatrice di CNA Agroalimentare Emilia-Romagna: le regole che compongono il diritto alimentare riguardano ogni fase della filiera “dal campo alla tavola”. Etichettatura, pubblicità, allergeni, catena del freddo, conservazione e tracciabilità, gestione di allerte e richiami di prodotti sono solo alcune delle tematiche su cui le imprese devono essere costantemente aggiornate, per evitare sanzioni e responsabilità amministrative e penali. Il tutto in un panorama normativo che si può ben definire mostruoso: nel solo anno 2000, Unimore ha contato più di 5000 reati fuori dal diritto penale di cui gran parte proprio nel settore agroalimentare. Ad esempio, un alimento non tracciato diventa un alimento conservato male e come tale implica non più un reato amministrativo, ma penale, con tutto ciò che ne consegue.

“È una giornata importante – ha commentato – stato il Prof. Francesco Diamanti, Avvocato, Docente di Diritto Penale alla facoltà di Giurisprudenza di Unimore e Direttore del CRISA – che ha un elevato valore operativo, ma anche simbolico, in quando dimostra la capacità della nostro dipartimento universitario di lavorare a fianco delle piccole imprese”.

Grazie a questo accordo, le imprese potranno beneficiare di una formazione specialistica attraverso seminari mensili e aggiornamenti le novità legislative e giurisprudenziali, di una consulenza di diritto alimentare – inizialmente gratuita – e assistenza legale personalizzata in caso di controversie, frodi commerciali o sanitarie, di un supporto nella gestione dei claim nutrizionali, salutistici e dei novel food. Quindi un vantaggio operativo, ma anche economico per le imprese.

“Con questo accordo – ha concluso Diamanti – garantiamo alle imprese una consulenza immediata e approfondita, oltre che economica, perché resa a livello universitario. Con un circolo virtuoso, in quanto le competenze vanno a finanziare la ricerca”.

Nel suo intervento di chiusura, il Presidente di CNA Emilia-Romagna Paolo Cavini ha evidenziato come questa iniziativa risponda a un’esigenza sempre più sentita dalle imprese: “La conformità alle normative, la sicurezza e la qualità dei prodotti agroalimentari sono la chiave per competere con successo su mercati nazionali e internazionali. Offrire un punto di riferimento affidabile e aggiornato significa rafforzare l’intero sistema produttivo regionale. Grazie a questa nuova sinergia, le imprese associate CNA possono contare su un solido supporto formativo e legale, fondamentale per ridurre i rischi e cogliere al meglio le opportunità di crescita in un settore tanto ricco di potenzialità quanto complesso dal punto di vista normativo”.

Per maggiori informazioni sulle iniziative, sui prossimi seminari e sulle modalità di accesso al servizio, è possibile visitare la landing page dedicata sul sito di CNA Emilia-Romagna: https://www.cnaemiliaromagna.it/diritto-agroalimentare/