Sono stati diverse le richieste presentate da Cna e accolte dal governo nel decreto “agosto” a sostegno del turismo, uno dei settori più colpite dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. “Provvedimenti – commenta Marco Poletti, responsabile della Cna modenese per il turismo – importanti e necessari per cercare di tenere in vita le imprese del comparto”.
In particolare, le norme a sostegno del turismo in qualche caso vanno oltre il supporto legato all’emergenza, offrendo opportunità di crescita e riqualificazione. È il caso del potenziamento con ulteriori 180 milioni di euro e fino al 65% del credito di imposta per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture ricettive turistico-alberghiere, misura estesa anche alle strutture ricettive all’aperto.
Poi è stato allargato alle imprese del settore termale il credito d’imposta per il sostegno agli affitti degli immobili delle imprese turistiche, un tax credit affitti che si applica a tutte le imprese turistiche con un fatturato fino a 5 milioni di euro e senza limiti di fatturato agli alberghi, alle agenzie di viaggio e tour operator, con la condizione di aver registrato perdite non inferiori al 50%. È stato poi aumentato ed esteso alle guide e agli accompagnatori turistici il fondo di sostegno alle agenzie di viaggio e ai tour operator, è stata prorogata al 31 marzo 2021 la moratoria per il pagamento delle rate dei mutui in scadenza prima del 30 settembre 2020, ed introdotta l’esenzione anche della seconda rata dell’IMU 2020 per immobili di strutture ricettive
Di grande interesse anche la proroga fino a fine anno dell’esonero del pagamento della tassa di occupazione di spazi e di aree pubbliche per le imprese di pubblico esercizio (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, ecc.). Infine,
è stato introdotto il contributo a fondo perduto per le attività commerciali aperte al pubblico nei centri storici che hanno registrato presenze di turisti stranieri in numero pari a tre volte a quello dei residenti.
“Ora – continua Poletti – attendiamo misure che riguardino il recupero dei mercati internazionali e il rilancio del turismo, che in Italia rappresenta il 13% del PIL e il 15 % dell’occupazione e che anche sul nostro, prima della pandemia aveva iniziato a rappresentare un elemento di sviluppo importante per la nostra economia”.

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