Rispetto all’anno precedente, la seconda parte del 2013 fa registrare un ulteriore arretramento dell’attività economica: il giro d’affari continua a diminuire e con esso gli investimenti e i consumi; ciononostante aumentano le risorse a sostegno del lavoro e della formazione, delineando una risposta alla crisi che punta alle competenze e alla qualificazione del lavoro.

Tra i settori, male costruzioni, alimentare e tessile abbigliamento. Segnali positivi solo da legno-mobile.

Una brutta congiuntura quella che ha caratterizzato il secondo semestre del 2013 con dati che attestano un ulteriore indebolimento rispetto alla fine del 2012. La fase recessiva perdura e si intensifica; tra le micro e piccole imprese si respira un clima di estrema difficoltà.

E’ quanto emerge dai dati rilevati da TrendER, l’Osservatorio congiunturale della micro e piccola impresa (da 1 a 19 addetti) realizzato da CNA Emilia Romagna e Banche di Credito Cooperativo con la collaborazione scientifica di ISTAT sui bilanci di 5.040 imprese associate.

In allegato:

  • Le indicazioni di TrendER: una crisi che non accenna a finire
  • Dinamiche settoriali: ancora male il comparto delle costruzioni. In fase positiva solo il legno-mobile
  • Dinamiche territoriali: fatturato positivo solo a Bologna. Soffrono Parma, Rimini e Reggio Emilia
  • Modena: La congiuntura provinciale


  Allegato dati sulla provincia di Modena


  Allegato comunicato stampa