Come prescrive la norma inserita nel decreto crescita, con la circolare 29 giugno 2019, n. 15/E, l’Amministrazione finanziaria chiarisce che nel primo semestre di applicazione dell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi, per evitare l’applicazione di sanzioni è sufficiente inviare i dati dei corrispettivi giornalieri entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, a prescindere dalle modalità di memorizzazione dei dati giornalieri.

In sostanza:

  1. chi non ha ancora la disponibilità dei registratori telematici potrà continuare ad emettere scontrino fiscale o ricevuta fiscale per adempiere all’obbligo di “memorizzazione” dei corrispettivi. La trasmissione dei corrispettivi giornalieri dovrà avvenire entro il mese successivo a quello di effettuazione. La modalità di trasmissione sarà stabilita da apposito provvedimento di prossima emanazione.
  2. chi ha la disponibilità dei registratori telematici già in funzione, non deve più emettere scontrino fiscale o ricevuta fiscale perché la memorizzazione del corrispettivo avviene tramite il Registratore Telematico. Anche in questo caso rimane la possibilità di trasmettere i dati entro il mese successivo a quello di effettuazione. In questo caso la trasmissione avviene mediante il Registratore Telematico.

Si tratta di una soluzione auspicata fortemente da CNA che, tuttavia, evidenzia come – ancora una volta – il legislatore, oltre a trasferire gli oneri dei controlli sulle imprese, non proceda in via preliminare ad una analisi d’impatto sull’applicazione delle nuove disposizioni sulla platea di soggetti tenuti ad applicarle e sugli intermediari che li assistono. Come anche non preveda, da subito, un adeguato periodo di sperimentazione per dare il tempo a tutti gli operatori di abituarsi al nuovo obbligo.
Lavorare in un clima di emergenza, come in questo caso, con una norma entrata in vigore due giorni prima dell’avvio del nuovo obbligo, non fa che aumentare i costi (non solo economici) derivanti dall’introduzione di nuovi adempimenti, mettendo in secondo piano soluzioni mitigate di avvio degli obblighi fiscali.