L’articolo 17 del Dl 119/2018 ha introdotto l’obbligo di memorizzazione e di trasmissione telematica dei corrispettivi per i soggetti che esercitano attività di commercio al minuto di cui all’articolo 22 del DPR 633/1972, in generale, per i soggetti tenuti all’obbligo della certificazione dei corrispettivi tramite scontrino fiscale o ricevuta fiscale (idraulici, elettricisti, autoriparatori, servizi alla persona ecc.).

L’obbligo ha due diverse scadenze a seconda del volume d’affari dell’azienda:

  1. Per le imprese con volume di affari del 2018 superiore a 400.000 euro, l’obbligo scatta dal 1° luglio 2019;
  2. Per le altre imprese l’obbligo scatta a partire dal 1° gennaio 2020.

Il nuovo adempimento comporterà il venir meno dell’obbligo per l’esercente di emettere lo scontrino fiscale o la ricevuta fiscale. L’esercente potrà limitarsi a documentare le operazioni mediante il così detto “Documento Commerciale”. Resta fermo l’obbligo di emettere fattura su richiesta del cliente. La trasmissione può essere eseguita mediante appositi registratori telematici, oppure con l’adeguamento dei registratori di cassa esistenti, secondo le specifiche fornite da apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia, secondo quanto si apprende da un recente comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la memorizzazione e l’invio telematico potranno essere effettuati anche mediante l’utilizzo di ulteriori tipologie di strumenti che saranno regolamentati da un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate di prossima emanazione.

Tenendo conto delle anticipazioni fornite, tra le soluzioni vi sarebbe l’attivazione di un’apposita procedura Web utilizzabile anche da smartphone e tablet nonché la possibilità di ricorrere a POS evoluti.

Considerata la situazione, si consiglia di procedere all’adeguamento da parte di coloro che hanno realizzato un volume d’affari superiore a 400.000 euro e sono già dotati di registratori di cassa o di sistemi di cassa in grado di emettere le ricevute/scontrini fiscali (ad esempio, commercianti al minuto e ristoranti).

Tutti gli altri contribuenti che registrano corrispettivi ma hanno realizzato un volume di affari inferiore a 400.000 o che, ad oggi, non utilizzano il registratore di cassa (per esempio perché emettono ricevuta fiscale) sono invitati a rivolgersi alle nostre sedi territoriali per analizzare la situazione ed operare, per quanto possibile, la scelta più vantaggiosa.