Dopo la prima fase, iniziata il 1° luglio (per chi ha un giro di affari superiore ai 400.000 euro all’anno), scatterà il 1° gennaio 2020 l’obbligo generale di trasmissione telematica degli scontrini. Generale, nel senso che ad esso dovranno adeguarsi tutte le imprese che lavorano con il pubblico. In pratica, non sarà più consentita l’emissione di quella sorta di “ricevute” che rilasciano diverse categorie, da parrucchieri alle estetiste, dagli idraulici agli agriturismi.

In altre parole, i corrispettivi ricevuti non saranno più documentati con il rilascio di scontrini e ricevute ma verranno memorizzati elettronicamente e trasmessi per via telematica all’Agenzia delle entrate (scontrino elettronico) entro 12 giorni da quando è avvenuta l’operazione. Il nuovo adempimento sostituisce l’obbligo di annotazione dei corrispettivi nell’apposito registro e quello di rilascio della ricevuta o dello scontrino fiscale.

Per far fronte a questo adempimento, che corrisponde in qualche modo alla fatturazione elettronica che già si pratica negli scambi di beni e servizi tra imprese (B2B), esistono diverse modalità. Ad esempio, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione nella sezione “Corrispettivi” dell’area “Fatture e corrispettivi” una procedura web denominata “Documento commerciale online” per la predisposizione dei documenti di vendita con memorizzazione e acquisizione dei dati dei corrispettivi, utilizzabile, ad esempio, dai soggetti che normalmente rilasciano solo ricevuta fiscale e non hanno un registratore di cassa. Al termine dell’inserimento dei dati, la procedura genera in pdf il documento commerciale, che potrà poi essere stampato e consegnato al cliente su carta oppure, su richiesta di quest’ultimo, potrà essere inviato via e-mail o tramite altra modalità elettronica (SMS, WhatsApp, etc.).

Il sistema più efficace, anche se più costoso, ma che consente di ridurre al minimo i disagi e l’investimento di tempo necessario a questo adempimento, è però l’adeguamento (qualora sia possibile) del registratore di cassa alla trasmissione dei dati. O l’installazione di un nuovo apparecchio abilitato e omologato dall’Agenzia delle Entrate.

Per agevolare gli associati, CNA ha stipulato alcune convenzioni con aziende specializzate. Una di queste è l’AC Systems & Services di Aldo Califano (per contatti, cell. 335 6168010 – mail@aldocalifano.it) che da anni si occupa di registratori di cassa e di strumentazioni riguardanti l’incasso.

Due sono i requisiti richiesti dagli apparecchi del listino A.C. Systems (che parte da 400 euro e prevede diversi tipi di assistenza, nonché la supervalutazione dell’eventuale usato), uno di natura tecnica (la presenza di una linea internet già attivata), l’altro fiscale, a cui peraltro può provvedere CNA: l’accreditamento al cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate.

Torneremo sull’argomento nelle prossime settimane, ma è importante sottolineare come occorra muoversi per tempo, per evitare di non essere pronti per il 1° gennaio 2020. Occorre infatti ricordare come già ora gli installatori di registratori di cassa siano alle prese con un gran numero di richieste, con la materiale possibilità di esaurire i magazzini di queste macchine.