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Superbonus e bonus ordinari, CNA in pista contro il Governo

La misura introdotta nell’art. 26 del Decreto “Sostegni ter” contiene un’importante modifica della norma relativa alle cessioni del credito derivanti da interventi edilizi e di efficientamento energetico.

Dal prossimo 7 febbraio, infatti, i crediti ceduti potranno essere oggetto esclusivamente di una ulteriore cessione. Un provvedimento che danneggerebbe pesantemente utenti e piccole imprese. Attualmente, grazie anche alla pressione di CNA, il decreto non è ancora stato pubblicato. Diverse, infatti, sono le spinte per cercare di ottenere una modifica del provvedimento.

In concreto, se il provvedimento venisse adottato, significherebbe che:

Il provvedimento, firmato lo scorso 21 gennaio dal Consiglio dei Ministri, bloccherebbe di fatto la cessione multipla di questi crediti d’imposta interrompendo quella catena di cessioni che negli ultimi mesi ha purtroppo dato luogo a frodi e ad un uso improprio dello strumento messo in atto dall’art. 121 del Decreto Rilancio (Legge n. 34/2020). La misura colpirebbe in maniera diretta l’attività del comparto, con il rischio concreto di rallentare ulteriormente un settore che sta dando un contributo notevole al rilancio economico del Paese. Pur riconoscendo la necessità di un contrasto alle attività illecite sopra menzionate, CNA denuncia l’ennesimo cambio di regole, a poche settimane dalle nuove misure contenute nella Legge di Bilancio 2022, che non consente una seria attività di pianificazione alle imprese del settore, già messe messe a dura prova dal continuo aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia.

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