Il decreto contiene gli elenchi degli interventi liberi e semplificati, lo schema di istanza di autorizzazione paesaggistica semplificata e la scheda di relazione paesaggistica semplificata.

Il Consiglio dei Ministri a metà giugno ha esaminato in via preliminare il Dpr che individua per quali interventi non sarà più necessaria l’autorizzazione paesaggistica e che amplia l’elenco di quelli che potranno ottenere il nulla osta con procedura semplificata (nei due allegati A e B del decreto). Si tratta di 31 interventi completamente liberalizzati e di 42 tipologie di opere promosse al regime di autorizzazione rapida.

Il nuovo regolamento si applicherà da subito in tutte le Regioni a statuto ordinario. Le altre avranno 180 giorni di tempo per emanare norme proprie sul modello del nuovo decreto.

Tra i 31 interventi liberi ci sono l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti, le opere di manutenzione degli spazi esterni, l’installazione di condizionatori e caldaie su prospetti secondari dell’edificio, l’eliminazione di barriere architettoniche, l’installazione di tende e pedane per ristoranti e bar, la ricostruzione di edifici crollati in seguito a calamità naturali, la realizzazione di strutture temporanee per eventi di durata non superiore a 120 giorni (Tabella in allegato con l’elenco dei 31 interventi liberi, tratta da ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com).

Tra i 42 interventi semplificati ci sono la modifica esterna agli edifici, la realizzazione di dehors per bar e ristoranti o anche la costruzioni di tettoie e locali di servizio di fabbriche e stabilimenti (Tabella in allegato con l’elenco dei 42 interventi semplificati, tratti da ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com).

In data 8 luglio 2016, la Conferenza Unificata ha sancito l’intesa sullo schema di decreto relativo all’individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata. La Conferenza ha così dato l’ok alla fattispecie del silenzio-assenso per pareri obbligatori e vincolanti delle sopraintendenze per gli interventi edilizi di lieve entità, ammessi a una procedura semplificata di autorizzazione paesaggistica.

Interventi liberalizzati dall’autorizzazione paesaggistica

Tra i piccoli interventi che non necessiteranno più di autorizzazione paesaggistica vediamo quelli di miglioramento energetico, sismico e quelli destinati all’eliminazione di barriere architettoniche che non alterano l’aspetto degli edifici (ascensori inclusi).

Nell’elenco anche le opere da realizzare nel sottosuolo, l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici sui tetti, e quella di tende o insegne a corredo dei negozi, la sostituzione di cancelli e recinzioni, e anche la realizzazione di strutture temporanee (che non permangano oltre i 120 giorni) per eventi e manifestazioni.
Sono tutti interventi che effettivamente non hanno impatti sul paesaggio, ma che prima di questo decreto dovevano necessariamente andare incontro a lunghe procedure per ottenere l’autorizzazione paesaggistica. Il Governo stima che l’introduzione di questo decreto dimezzerà i carichi degli uffici preposti, che avranno quindi più tempo e risorse da dedicare agli interventi più invasivi.