I molti quesiti arrivati in merito alla sanificazione citata nel Protocollo condiviso di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 14 marzo 2020 (di seguito per brevità Protocollo di sicurezza), impongono un approfondimento in merito.

Cerchiamo quindi di fare insieme un po’ di chiarezza, con la speranza di riuscire a comprendere al meglio un concetto così importante in questo momento.

Sanificazione” consiste in tutte quelle operazioni che consentono di eliminare ogni germe patogeno presente, sia con acqua in ebollizione, vapore, aria calda ad elevate temperature, calore secco e radiazioni, sia con disinfettanti a base di sostanze chimiche che attaccano gli agenti patogeni e riescono a distruggerli.

La sanificazione in senso generico può anche essere riferita all’aria e all’acqua. Quando si parla di sanificazione si fa solitamente riferimento ad una sanificazione totale, che comporta quindi la completa eliminazione degli agenti patogeni dalle superfici e dall’aria, considerando tutta una serie di fattori eterogenei che vanno dalla circolazione dell’aria alla temperatura, dall’umidità.

Passando ora ad esaminare il Protocollo di sicurezza che cita testualmente:

  • l’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago;
  • nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione (allego la Circolare che si occupa anche di sanificazione di ambienti non sanitari).

Quindi il protocollo chiede che venga effettuata giornalmente una normale pulizia con acqua e detergente sanificante, e venga poi sanificato l’ambiente di lavoro periodicamente (con l’ausilio di DPI protettivi). Per la disinfezione rispetto a questo virus specifico il Ministero della Salute raccomanda che i locali/ambienti siano:

  • disinfettati con disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 70% o a base di cloro allo 0,5% (candeggina);
  • arieggiati spesso con apertura di finestre e sia effettuato un controllo/verifica degli eventuali impianti di aerazione/ventilazione e umidità.

In linea teorica, sarebbe necessaria la sanificazione quotidiana, che non significa provvedere ogni giorno con macchinari o interventi “invasivi”: può bastare la pulizia con detergenti sanificanti che ciascuno può fare nella propria postazione di lavoro.

La sanificazione periodica eventualmente affidata ad un’agenzia specializzata è naturalmente da definire a seconda dei casi:

  • tipologia di ambiente di lavoro: ambiente con pubblico o meno;
  • mansioni dei lavoratori;
  • tipologia dei singoli locali: spogliatoi, servizi igienici, luoghi comuni (aree fumatori, zone ristoro, etc.);
  • tipologia di utilizzo: attrezzature comuni, superfici comuni, tastiere ascensori, maniglie, corrimani.

In ogni caso la sanificazione va sempre preceduta da pulizia con detergenti battericidi, in caso contrario si perde efficacia.

Preso atto della grande contagiosità di questo virus e della possibilità di non conoscere ancora fino in fondo le modalità del contagio, sembra consigliabile quando possibile, sanificare giornalmente almeno le superfici comuni, quelle utilizzate da più persone.

Vi riportiamo le raccomandazioni in merito pubblicate dall’Istituto Superiore Sanità (Iss), raccomandazioni che valgono in generale per tutti gli ambienti chiusi, da quelli degli uffici e degli esercizi commerciali a quelli dei mezzi di trasporto.

Ricambio dell’aria

  1. Garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti: casa, uffici, strutture sanitarie, farmacie, parafarmacie, banche, poste, supermercati, mezzi di trasporto.
  2. Aprire regolarmente le finestre scegliendo quelle più distanti dalle strade trafficate.
  3. Non lasciare aperte le finestre la notte.
  4. Ottimizzare l’apertura in funzione delle attività svolte.

Pulizia

  1. Prima di utilizzare i prodotti per la pulizia leggi attentamente le istruzioni e rispetta i dosaggi d’uso raccomandati sulle confezioni (vedi simboli di pericolo sulle etichette).
  2. Pulire i diversi ambienti, materiali e arredi utilizzando acqua e sapone e/o alcol etilico 75% e/o ipoclorito di sodio 0,5%. In tutti i casi le pulizie devono essere eseguite con guanti e/o dispositivi di protezione individuale.
  3. Non miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti candeggina o ammoniaca con altri prodotti. Sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia e la sanificazione, arieggiare gli ambienti.

Impianti di ventilazione
Ambienti domestici:

  • Pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione dell’aria dei condizionatori con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75%.

Negli uffici e nei luoghi pubblici:

  • Gli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) devono essere tenuti accesi e in buono stato di funzionamento. Tenere sotto controllo i parametri microclimatici (es. temperatura, umidità relativa, CO2).
  • Negli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) eliminare totalmente il ricircolo dell’aria.
  • Pulire regolarmente i filtri e acquisire informazioni sul tipo di pacco filtrante installato sull’impianto di condizionamento ed eventualmente sostituirlo con un pacco filtrante più efficiente.

L’ISS ha pubblicato dei materiali divulgativi, fatti molto bene, dove tratta anche le raccomandazioni per gli ambienti chiusi e molto altro, cliccare qui.